Boccea: arrestati i due giovani in fuga dopo il grave incidente di mercoledi
ROMA – Sono stati arrestati i due fratelli di 17 e 19 anni che mercoledi scorso hanno travolto 9 persone uccidendone una in zona Boccea a Roma mentre fuggivano dalla polizia a bordo di una Lancia Lybra a folle velocità per le vie del quartiere. La cattura è avvenuta stamattina intorno alle 9 nei pressi del campo nomadi di via della Monachina.
I fratelli sono stati condotti in Questura per l’interrogatorio condotto dai pubblici ministeri coordinati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani. Uno dei fermati è marito della 17 enne – già in carcere – che mercoledi si trovava a bordo dell’auto con cui è stata uccisa Corazon Abordo Perez, 44 enne filippina, e ferite 8 persone. La coppia ha un figlio di 10 mesi.
Angelino Alfano, messo al corrente della cattura dei fuggiaschi, ha ringraziato “la Polizia per le indagini scrupolose e per l’impegno messo, che hanno consentito di arrivare all’obiettivo”. Un plauso agli agenti arriva anche dal capo della Polizia Giampaolo Pansa, che si è detto soddisfatto del lavoro svolto, dall’apertura dell’indagine fino all’arresto.
Decisiva ai fini del fermo – oltre alla traccia lasciata dalla cella di uno dei cellulari dei fratelli – sarebbe stata la collaborazione della madre dei due che, secondo quanto riferito dalla figlia, avrebbe informato gli agenti su dove si trovassero i fuggitivi: “E’ stata mia madre ad avvertire la polizia dopo aver rintracciato i figli che da 5 giorni si nascondevano in un rifugio tra i cespugli in un campo vicino ad una scuola del quartiere”. La donna ha aggiunto: “Hanno sbagliato, è giusto che paghino”.
Sull’esito della vicenda è intervenuto anche il sindaco della capitale Ignazio Marino, che ha speso parole di elogio verso “le forze dell’ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore”. Il primo cittadino ha voluto rinnovare il proprio “sentimento di vicinanza ai familiari e a tutti gli altri feriti: persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace. Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese”. Infine annuncia: “Il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”.
Elogi alle forze dell’ordine anche dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che ha rinnovato il cordoglio per la vittima: “Niente potrà colmare il vuoto di questa scomparsa, ma credo comunque che l’operazione portata a termine oggi rappresenti un passo decisivo sulla strada della giustizia e della legalità”.
I funerali della filippina si svolgeranno in due momenti distinti; sabato ci sarà una prima funzione in una chiesa in zona Cornelia-Battistini, poi la salma sarà trasferita all’aeroporto di Fiumicino per raggiungere le Filippine, dove si terranno le esequie alla presenza dei familiari. Esequie ed espatrio della salma saranno a carico del Comune di Roma.
Davide Lazzini
1 giugno 2015