Campidoglio, volano insulti e sedie in assemblea: Onorato (Lista Marchini) finisce in ospedale
ROMA – “Sono appena uscito dall’ospedale con una frattura scomposta, un’operazione da fare dopo 30 giorni di ingessatura per raddrizzare il dito e diverse escoriazioni. Non c’è stata nessuna rissa: sono stato semplicemente aggredito e minacciato dal consigliere Peciola che mi ha lanciato una poltrona, mi è saltato addosso rompendomi un dito e procurandomi delle escoriazioni su gambe e braccia. Sono stato aggredito dopo aver detto alla consigliera Azuni e ai capigruppo di maggioranza di vergognarsi, sicuramente con toni molto accesi, visto che da tre giorni ci sono dei lavoratori della Roma Multiservizi che per protesta dormono in Campidoglio. Lavoratori a cui non è stato permesso neanche di ricevere cibo e acqua, nonostante alcuni di loro fossero addirittura malati di tumore. Volevo sapere semplicemente chi avesse dato l’ordine di predisporre una misura così vergognosa. La prossima volta mi farò rompere anche la testa, così forse potrò ricevere le scuse di persone che non sono degne di rappresentare i cittadini. Quanto alle gravi minacce rivolte a me e alla mia famiglia ricevute dopo l’aggressione da Peciola, con riferimento ai suoi amici dei centri sociali che mi dovrebbero “far vivere una vita di terrore”, sappia che non mi hanno intimorito: si prepari a spiegarle alle autorità giudiziarie competenti”. Commenta così Alessandro Onorato l’incresciosa vicenda occorsa ieri durante la seduta dei capigruppo in Campidoglio in cui la dialettica e l’ars oratoria hanno presto lasciato il campo agli insulti e al lancio di oggetti tra i politici presenti.
Alessandro Onorato (Lista Marchini) aveva proposto di votare una mozione con cui chiedere garanzie occupazionali per i dipendenti di Roma Multiservizi, in presidio da alcuni giorni in aula ‘Giulio Cesare’; durante l’incontro, però, è saltato il numero legale per poter votare e gli animi – anche tra i dipendenti della municipalizzata – si sono velocemente riscaldati. La polveriera è esplosa poco più tardi nella riunione – a porte chiuse – tra capigruppo, in cui Gianluca Peciola (Sel) ha reagito scagliando una sedia contro Onorato, reo di aver offeso in modo pesante una collega del capogruppo Sel. Sentite le ingiurie, Peciola ha preso una sedia e l’ha lanciata contro Onorato, rompendogli un dito e provocandogli qualche escoriazione. Il rappresentante di Lista Marchini ne avrà per circa un mese, mentre Peciola si sarebbe fatto visitare al pronto soccorso per alcuni dolori a collo e schiena.
La situazione resta tesa anche se il consigliere di Sel – così come ha fatto Onorato, che ha riconosciuto di aver usato parole forti contro la collega – ha espresso rammarico per la vicenda: “Sono addolorato – ha scritto Peciola su Facebook – per quanto quanto accaduto oggi (ieri, ndr). La mia onestà intellettuale mi porta a dire che ho contribuito a scrivere una brutta pagina della politica. Chi mi conosce sa quanta passione metto nella militanza, quanto in questi due anni ho avuto anche in momenti tesi un ruolo di mediazione. Questo non giustifica il fatto che avrei potuto fare altro, avrei potuto non rispondere agli insulti indicibili contro una nostra compagna e gestire con maggiore cautela una aggressione subìta. Non è andata così e me ne scuso, soprattutto con quanti mi sostengono e con me portano avanti le nobili battaglie sociali e civili. Un pensiero e un augurio di pronta guarigione a Onorato”.
Davide Lazzini
29 maggio 2015