Medici, l’aut-aut al Governo olia la trattativa: sciopero revocato
ROMA – Gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri hanno accolto i pazienti rinunciando allo sciopero indetto per oggi dalle sigle sindacali di categoria: Fimmg, Fimp e Cipe. La decisione di aprire gli ambulatori è arrivata nella tarda serata di ieri, al termine del tavolo di trattativa tra sindacati e rappresentanti del Governo.
Fimmg, Fimp e Cipe, che riuniscono più del 70% dei medici di base e pediatri di libera scelta, avevano proclamato per oggi una giornata di sciopero a seguito dei ritardi nel rinnovo della convenzione di categoria con il Servizio sanitario nazionale. Intorno alle 19 di ieri i rappresentanti di categoria sono stati convocati al Ministero per l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo, da cui è scaturito un documento nel quale si accolgono le istanze avanzate dai medici, che hanno così rinunciato all’agitazione sindacale.
Nel documento, sottoscritto dai rappresentanti del Governo e delle Regioni, viene garantita la ‘non subordinazione’, l’autonomia organizzativa e il rispetto dei livelli retributivi dei medici. Oltre a questi aspetti, è stato certificato l’impegno per il corretto svolgimento della trattativa altrimenti – previo confronto negoziale – si procederà con la decretazione di urgenza. Revisione, infine, sulle norme relazioni sindacali.
Soddisfatto il segretario della Fimmg, Giacomo Milillo: “abbiamo apprezzato l’attenzione del governo ai problemi che abbiamo posto, pur nei limiti degli spazi che leggi e Costituzione rimettono allo stesso governo. Nel merito ci sono state date assicurazioni sul rispetto dell’autonomia professionale del medico di famiglia e dei livelli retributivi. E soprattutto c’è l’impegno del governo a vigilare che vada avanti la trattativa per il rinnovo della convenzione”. L’intesa raggiunta è stata salutata positivamente anche dal ministro della Salute Lorenzin, che affidando il proprio commento alla rete ha affermato: “prendiamo impegni e li rispettiamo, grazie a tutti per il buon senso. I pazienti prima di tutto”.
Davide Lazzini
19 maggio 2015