Whatsapp per farsi mandare foto osè dalle allieve: arrestato prof ad Arezzo
AREZZO – Sono bastate poche ore agli inquirenti per trovare conferma ai sospetti che da tempo aleggiavano intorno a un professore del liceo scientifico ‘Redi’: attraverso alcuni controlli sugli hard disk dei suoi computers, gli agenti hanno scoperto che il docente possedeva una gran quantità di materiale pedopornografico costituito anche da foto delle proprie alunne di 14 anni.
Il professore, che di anni ne ha 54, è stato condotto nel locale carcere di San Benedetto e lì resterà almeno fino all’udienza di convalida del Gip. Il provvedimento di fermo – deciso dal pm Elisabetta Iannelli – è stato eseguito grazie al lavoro congiunto della Squadra Mobile e della Polizia Postale, che hanno colto in flagranza il docente e sequestrato il materiale pedopornografico da lui posseduto.
Carlo Cesarano, originario di Napoli e laureato alla Bocconi, era stato inserito da circa un anno nell’organico del ‘Redi’ in qualità di professore d’informatica. Secondo quanto ricostruito dalle indagini – e in base ai racconti forniti dalle allieve – Cesarano avrebbe sfruttato le caratteristiche della figura da lui ricoperta per conquistare la fiducia di alcune studentesse facendosi inviare foto – anche attraverso Whatsapp – dei loro corpi seminudi.
Il lavoro degli agenti è cominciato dopo che alcune allieve avevano confidato ai loro genitori ciò che stava accadendo con quel professore, abile nel circuirle per ottenere scatti proibiti e archiviarli nei Pc in suo possesso. Raccolte le testimonianze delle ragazzine, gli investigatori hanno immediatamente avviato l’indagine trovando conferma di quanto dichiarato dalle alunne. Il liceo ‘Redi’, saputo che il professore era finito sotto inchiesta, ha proceduto – venerdi – a sospendere Cesarano dal proprio incarico.
Davide Lazzini
10 maggio 2015