Chirurgo abusivo operava da 30 anni, scoperto e licenziato
LEGNANO – “L’Ordine ha confermato che non risultava iscritto da loro e in nessun’altra provincia; così abbiamo sospeso e ora licenziato il medico abusivo”: queste le parole di Massimo Lombardi – direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Legnano – usate nei confronti di Achille Alemanni, accusato di aver operato abusivamente per 30 anni all’ospedale di Magenta grazie ad un falso certificato d’iscrizione all’albo dei medici-chirurghi di Pavia presentato al momento dell’assunzione.
L’inquietante verità sul falso chirurgo è emersa a seguito di alcune verifiche in seno alla struttura; come precisato dal direttore Lombardi: “l’abbiamo scoperto grazie ad un controllo che facciamo sulle autocertificazioni che i dipendenti devono lasciare o hanno lasciato all’assunzione, quindi la laurea o l’iscrizione all’albo professionale. In questa verifica è comparsa un’incongruenza in un vecchio certificato d’iscrizione all’Ordine dei medici-chirurghi di Pavia”.
“Era una persona tranquilla – prosegue Lombardi – che nella sua lunga carriera di chirurgo plastico non aveva mai dato problemi o ricevuto denunce. Ora stiamo aspettando la verifica da parte dell’Università di Torino sul titolo universitario di Alemanni. Non abbiamo certezze che abbia studiato e poi si sia laureato in medicina. Aspettiamo di sapere chi è in realtà”.
A chi chiedeva come fosse possibile che in 30 anni nessuno si sia accorto di nulla, il direttore ha risposto: “Questa persona lavorava in ospedale da 30 anni in un reparto molto qualificato e specializzato dove c’è un équipe di grandi professionisti, forse lui è stato bravo a mimetizzarsi. Ma la notizia è stata per tutti una sorpresa, i colleghi con cui ha condiviso operazioni e la vita quotidiana sono a bocca aperta e siamo ancora colpiti”. Lombardi ha infine precisato che Alemanni negli ultimi anni aveva smesso di operare per motivi di salute ma ha continuato a svolgere funzioni in reparto.
Davide Lazzini
11 aprile 2015