Pensionato uccide la figlia e poi si toglie la vita
PADOVA – Un nuovo caso di omicidio – suicidio si è verificato in Veneto, a San Giorgio delle Pertiche, in una casa di via Margarise. Giovedi, intorno alle 7.30 Tiziano Gallo ha ucciso la figlia Alessia, di 33 anni, che lavorava come cameriera alla pizzeria panineria ‘Kofler’, in circonvallazione a Padova. Dopo aver sparato alla figlia, l’uomo ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita.
L’allarme è scattato poco prima delle 20, quando il cugino del 63enne, Paolo, che abita lì accanto, ha deciso di andare di persona da Tiziano dopo che la sorella – provandolo a contattare dalla mattina – non aveva ricevuto alcuna risposta. Quando Paolo è entrato in casa, alle 19.30 di ieri, ha sentito un odore acre provenire dalla camera da letto della ragazza, è entrato nella stanza e si è trovato di fronte alla tragedia. L’uomo ha immediatamente chiamato il 118, ma per Tiziano e Alessia non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Padova e Cittadella.
Secondo la ricostruzione Tiziano si sarebbe alzato e vestito, poi avrebbe impugnato la sua pistola per dirigersi verso la stanza della figlia per ucciderla con un colpo mortale alla tempia. Alessia – ritrovata sul suo letto ancora in pigiama – potrebbe non essersi resa conto del pericolo imminente, è probabile che sia stata uccisa mentre ancora dormiva. Una volta compiuto il delitto, il pensionato 63enne si è seduto sul ciglio del materasso e, sempre tenendo la pistola con la mano destra, si è sparato alla tempia.
Dopo aver perso i sensi, il corpo dell’uomo è scivolato a terra e si è accasciato con la schiena appoggiata al fianco del letto di Alessia. Tiziano, assicuratore in pensione, era vedovo da 13 anni, la moglie era morta di tumore e lui aveva provveduto ad accudire la ragazza da solo, senza farle mancare nulla. Probabilmente la morte prematura della moglie e le conseguenze psicologiche del lutto potrebbero aver spinto il 63enne a compiere il gesto. A rinforzare questa teoria un biglietto ritrovato vicino ai corpi, in cui l’uomo ha scritto: “Bruciateci e metteteci con mia moglie Maria”.
Davide Lazzini
10 aprile 2015