Marino, il Sindaco Silvagni arrestato per corruzione
MARINO – Il Gip del Tribunale di Velletri ha emesso diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 5 persone ritenute responsabili di peculato e corruzione. Il provvedimento restrittivo è scattato per il sindaco di Marino, ora agli arresti domiciliari, e per altri 4 indagati – un dipendente comunale e 3 imprenditori – che dovranno rispondere a vario titolo dei reati loro ascritti.
L’operazione è partita alle prime luci dell’alba, quando 100 Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione, in alcuni comuni dei Castelli Romani, all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Le indagini che hanno portato ai fermi di stamani sono state dirette dal Procuratore della Repubblica di Velletri Francesco Prete e sono iniziate a giugno 2014. Mentre gli agenti procedevano con gli arresti, gli uomini del nucleo operativo di Castelgandolfo – coordinati dal tenente Alessandro Iacovelli – hanno perquisito la sede del Comune di Marino, in particolare l’ufficio del Sindaco.
Durante la fase investigativa, gli agenti si sono concentrati sui procedimenti messi in atto per la realizzazione di un punto vendita di una nota catena commerciale. Per favorire l’apertura dell’esercizio – del valore di circa 3 milioni di euro – Fabio Silvagni, primo cittadino del comune a sud di Roma, avrebbe rilasciato illecitamente le necessarie autorizzazioni in cambio dell’assunzione di persone da lui indicate, così da assicurarsi un ritorno politico ed elettorale.
In un lungo post sul profilo Facebook del sindaco Silvagni, datato 3 aprile 2015, il primo cittadino si era difeso dalle accuse mosse dal M5S, che lo riteneva ‘debole con i forti e forte con i deboli’. Oltre ad allontanare dalla propria figura le ombre evidenziate dal Movimento, Silvagni ha scritto: “Quanto ai palazzinari che negli anni hanno speculato sull’urbanistica cittadina, che volutamente anche io distinguo dagli imprenditori corretti, ho già avuto modo di dire, senza paura, di fronte al Consiglio comunale che nella storia di Marino è facile andare a rintracciare a quale parte politica e a quali personaggi si sono per lo più appoggiati. Tutti personaggi che in passato hanno avuto ruoli amministrativi e istituzionali come sindaco, assessore , presidente del Consiglio comunale, oggi non eletti e comunque già allora per nulla vicini alla Coalizione dei Moderati. Rispetto alla mia presunta pavidità che i coraggiosi intellettuali a Cinque Stelle mi rimproverano rispondo che, governando, è meglio sembrare pavido ma compiere scelte responsabili nell’interesse di tutti piuttosto che voler sembrare coraggioso e comportarsi da matto solo nell’interesse inutile della vanità personale. Io, da sindaco, ho detto davanti a tutti i cittadini che questa Amministrazione non conoscerà personalismi come, infatti, mi pare non ce ne siano. Lavoriamo tutti, spesso in silenzio, per la causa del bene comune di Marino. Forse anche qualche esponente dei Cinque Stelle farebbe bene a mostrare più rispetto per tutti, a partire dal presidente del Consiglio comunale e dall’aula in cui esercita il suo ruolo di rappresentanza dei cittadini, e a mettere da parte l’egoismo in nome della collettività, come la maggioranza ha dimostrato di saper fare persino su proposte ragionevoli giunte dallo stesso MoVimento 5 Stelle”.
Davide Lazzini
9 aprile 2015