Arrestato prof che organizzava alcove con una 14enne
MANTOVA – Un professore è stato arrestato con l’accusa di aver compiuto – circa un anno fa – atti sessuali su un’allieva allora 14enne. Il fermo dell’uomo è stato confermato sabato scorso, dopo che era stato condotto davanti al Gip per essere interrogato sulla vicenda. Il 46enne avrebbe provato a giustificare quanto accaduto basandosi sulla reciprocità dei sentimenti tra lui e la giovane: “Ci volevamo bene, la nostra era una relazione sentimentale condivisa”.
Il Gip non ha creduto a una sola parola dell’insegnante ed ha convalidato il fermo mandando il professore agli arresti domiciliari nella casa della madre, a Mantova. Inizialmente alcune fonti avevano parlato di incontri avvenuti durante alcune lezioni private a domicilio ma, in realtà, il tutto si è svolto nei locali di un istituto superiore che, per il particolare tipo di materie affrontate, si avvale di lezioni personalizzate e individuali agli studenti, instaurando con loro un rapporto di reciproca fiducia. Questa caratteristica, secondo il pubblico ministero Alberto Sergi, avrebbe avvantaggiato l’insegnante malintenzionato, che ha agito – per circa un anno – dissimulando le proprie intenzioni dietro la maschera delle lezioni tête-à-tête.
Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati i genitori della ragazzina, insospettiti dall’atteggiamento sfuggente della figlia e dai messaggi spinti – ritrovati nel telefono della 15enne – con cui l’insegnante le dava appuntamento. Da lì è partita la denuncia del fatto alla questura, che ha permesso alla squadra mobile di avviare le indagini sul 46enne, sottoposto sia ad intercettazioni ambientali che a un monitoraggio del cellulare.
Il lavoro d’indagine ha spazzato via il velo di Maya, confermando i sospetti degli incontri sessuali tra l’insegnante e l’allieva. Grazie alle certezze scaturite dall’analisi degli sms, gli agenti hanno potuto organizzare un piano per poter cogliere il professore in flagranza di reato, mentre tentava di approfittare ancora una volta della fragilità della ragazzina. Poco prima che si compisse l’ennesimo incontro a luci rosse, le forze dell’ordine sono intervenute arrestando il 46enne mettendo fine a una storia che di ‘amore’ aveva ben poco. La giovane sarà affidata ad uno psicologo per aiutarla ad elaborare e superare le numerose violenze subìte.
Davide Lazzini
24 marzo 2015