Giallo nel milanese, 50enne trovato morto nella ditta di famiglia
ROZZANO – Gli agenti delle forze dell’ordine stanno scandagliando diverse posizioni riguardo l’omicidio di Luca Giovanni Tromboni, ucciso mentre si trovava all’interno della piccola azienda di famiglia a sud di Milano. Il cadavere è stato ritrovato all’alba di ieri dalla madre, Angiolina Rebustini, entrata nel magazzino per portare una tazza di caffè al figlio.
La 75enne, scoperta la tragedia, ha dato subito l’allarme ai carabinieri, giunti sul posto con alcune volanti. Sul corpo di Giovanni – trovato in posizione supina – due ferite di arma da fuoco, una all’addome, l’altra alla tempia. Inizialmente gli agenti – coordinati dal pm Gaetano Ruta – hanno ipotizzato un suicidio ma durante i rilievi non è stata rinvenuta né l’arma né i bossoli dei proietti che hanno ucciso Giovanni, sposato e con un figlio 15enne.
Scartata anche l’ipotesi di rapina, infatti dall’azienda familiare che dal 1976 produce minuterie metalliche non è stato sottratto nulla; in ordine anche il portafoglio e l’auto della vittima. Il procuratore aggiunto Alberto Nobili invita alla cautela mentre le indagini si sono concentrate su parenti e amici di Giovanni. Tra le persone ascoltate dagli inquirenti c’è Sandro Tromboni, 43 anni, fratello della vittima, con cui divideva il 19% delle quote della società. Nonostante il lungo interrogatorio, non sono emersi elementi tali da ritenere l’uomo responsabile del delitto.
In sintesi mancano ancora diversi elementi chiave per determinare le dinamiche e le responsabilità della tragedia, come l’arma e il movente. Gli agenti hanno inoltre vagliato i registri contabili della Tromboni srl – che conta una trentina di dipendenti – ma i conti sono risultati essere tutti quanti in ordine. Al momento non c’è ancora nessun nome nel registro degli indagati. La soluzione del caso sembra ancora lontana ed è resa ancor più complessa dal fatto che nell’isolato comprensorio di via Brenta non ci siano telecamere sufficientemente vicine al luogo del delitto.
Davide Lazzini
21 marzo 2015