Il Sap protesta: la polvere a Montecitorio vale più delle vite di cittadini e poliziotti
ROMA – Il Sindacato Autonomo di Polizia Sap è sceso in piazza per protestare contro gli indugi del governo Renzi nell’approntare un piano di misure antiterrorismo, come lo stanziamento dei fondi necessari a preparare gli agenti ad affrontare correttamente situazioni reali di attacco. Per dare ancora più voce alla loro protesta, stamattina i poliziotti aderenti al sindacato hanno diffuso 500mila volantini negli incroci di 100 città.
La cartolina distribuita dal Sap ai cittadini è rivolta a Renzi: raffigura l’Isis che conquista Roma, iconizzata dal Colosseo messo a ferro e fuoco dagli estremisti. L’immagine è sovrastata da una scritta eloquente: “La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie… il corso antiterrorismo proposto dal Sap costa 6 milioni di euro.. La sicurezza dei cittadini e la vita dei poliziotti valgono meno della polvere di montecitorio?”.
Il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, ha parlato di “situazione intollerabile, per questo vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!”.
Sono sei le istanze che il sindacato muove al presidente del Consiglio: sblocco del turnover, stop alla chiusura dei presìdi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di 9mila Sovrintendenti e quello di di 14mila Ispettori (ufficiali di polizia giudiziaria) e un Corso Anti Terrorismo (CAT) per 12mila operatori di volante, Rpc e operatori di polizia di frontiera.
Qualche settimana fa, la Segreteria nazionale del Sap aveva trasmesso a tutti i parlamentari alcune proposte relative alle istanze ricordate poc’anzi. Alcune di esse, come lo scorrimento delle graduatorie degli Idonei non vincitori della Polizia, sarebbero state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel Ddl di conversione del decreto anti terrorismo. E’ qualcosa, ma non abbastanza per rassicurare Tonelli e il Sap, che auspicano l’accoglimento di tutte le istanze prodotte: “l’obiettivo della nostra iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo presentato”.
Proprio per questo motivo, specifica il segretario Tonelli “la mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità. I fatti tunisini dimostrano che non c’è più tempo da perdere”.
Davide Lazzini
19 marzo 2015