Bossetti ai giudici del Riesame: ‘Non sono un assassino’
BRESCIA – Massimo Bossetti ha parlato, lo ha fatto oggi di fronte ai giudici del riesame che devono valutare sulla scarcerazione o meno dell’indiziato. Il muratore di Mapello per la prima volta ha spiegato personalmente la sua verità di fronte alla giuria: “Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia”. Queste le frasi pronunciate per proclamare la propria estraneità ai fatti davanti alla giustizia, che ora dovrà decidere la sulla sorte di Bossetti.
L’uomo ha ripetuto che con la morte della piccola Yara non ha nulla a che fare e per questo non si capacita di “tutto questo accanimento da parte della Procura: perché – domanda Bossetti – la pm è contro di me?”. Particolare è il fatto che l’imputato abbia rivolto insistentemente il proprio sguardo nei confronti di Letizia Ruggeri, il magistrato titolare dell’inchiesta e che lo scorso 16 giugno ha chiesto l’arresto dello stesso Bossetti in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di Yara, scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate di Sopra. Il particolare atteggiamento tenuto dall’imputato non è passato inosservato al Presidente del Tribunale, che ha interrotto Bossetti e lo ha invitato a guardare i giudici, non il pubblico ministero.
L’avvocato difensore di Bossetti, Claudio Salvagni, ha commentato le parole del suo assistito sostenendo che “ha ribadito la sua innocenza, ha detto in maniera molto serena che lui non ha mai conosciuto questa ragazza, che è un padre di famiglia normalissimo, che è innocente e continuerà a gridarlo”.
Nei 90minuti di udienza c’è stato ampio spazio per il dibattito tra accusa a difesa sulle novità emerse dalle analisi del Dna, riportate nella consulenza tecnica della Procura firmata da Carlo Previderè rispetto alla traccia mista (Yara – ‘Ignoto 1’) trovata sugli slip e i leggins della vittima. I giudici del Riesame si sono riservati sulla richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato di Bossetti. Si tratta del secondo ricorso davanti al tribunale della Libertà, dopo il ‘no’ dell’ottobre scorso, il doppio rigetto alla scarcerazione deciso dal Gip di Bergamo e la più recente bocciatura della Cassazione. Al momento non resta che attendere la decisione che verrà presa entro qualche giorno dai giudici del Riesame.
Davide Lazzini
10 marzo 2015