Spray urticante, domani il via alla sperimentazione

ROMA – Da domani, nelle “situazioni di ordine pubblico ove sia necessario il ripristino della legalità, nel caso vi sia un’azione volta alla resistenza attiva, minaccia o violenza verso le forze di polizia” e quando “ogni tentativo di negoziazione, mediazione o dissuasione verbale sia fallito” gli agenti di Roma e Napoli potranno adoperare lo spray urticante al peperoncino.
Via libera dunque alla sperimentazione nei servizi di ordine pubblico della bomboletta contenente ‘oleoresin capsicum’; per un periodo di 6 mesi gli agenti romani e partenopei avranno a disposizione questo strumento inibitore, concesso attraverso una direttiva emanata ieri dal dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno.
Al fine di rendere il prodotto familiare agli agenti, sono in programma due corsi di formazione: il primo si svolgerà nella sede del Reparto Mobile di Napoli dal 19 al 29 gennaio mentre il secondo si terrà nella sede del Reparto Mobile di Roma, dal 2 al 19 febbraio. Saranno 1130 gli agenti che prenderanno parte al periodo di addestramento, che sarà utile anche a vagliare le differenze tra i due tipi di spray adottati nella sperimentazione: ad ogni squadra, infatti, verranno assegnati fino a 5 dispositivi di ciascun modello, da utilizzare alternativamente per un periodo continuato di 3 mesi cadauno.
Positivi i commenti dei sindacati di polizia. Come precisato da Daniele Tissone, segretario del Silp-Cgil “Ci siamo dichiarati favorevoli alla sperimentazione in quanto vengono definiti gli ambiti di applicazione ed anche in ragione del fatto che si tratta di strumenti di dissuasione limitatamente inabilitanti, al contrario del Taser. Positivo anche il fatto – aggiunge – che i dispositivi verranno impiegati solo in caso di estrema ratio e nel corso di situazioni eccezionali quando ogni altro tentativo abbia dato esito negativo”.
Anche il segretario generale di Ugl polizia Valter Mazzetti saluta “con favore la sperimentazione dello spray, come tutto ciò che possa aiutare gli operatori della sicurezza ad evitare il contatto fisico. A causa del blocco del turn over – osserva – l’età media degli uomini impegnati nei servizi di ordine pubblico si sta alzando e diventa sempre più indispensabile evitare di arrivare a un qualsiasi scontro. Quindi ben venga questo nuovo strumento, come ci auguriamo che al più presto possa partire la sperimentazione della pistola Taser da fornire a chi effettua il servizio operativo” chiosa Mazzetti.
Davide Lazzini
18 gennaio 2015