Sospese le operazioni di recupero del carburante a bordo della Costa Concordia, causa maltempo e mare mosso. Fin ora è stato estratto il 67% del carburante totale, notizia che fa sperare che le operazioni possano esser concluse entro i tempi prestabiliti (4-5 settimane). Rimangono ancora 377 metri cubi di gasolio presenti in nove cisterne ed altri 348 che si trovano nei contenitori della sala macchine.
Sergio Ortelli, il sindaco dell’isola del Giglio si dice felice dei risoltati fin ora raggiunti: “Si tratta di un primo traguardo importante in una operazione complessa. Siamo fiduciosi che possa concludersi positivamente, con lo svuotamento completo del carburante, eliminando uno dei pericoli più grandi per il nostro territorio”.
Ricordiamo che ci sono ancora 15 dispersi e che ieri i Vigili del Fuoco hanno provveduto ad istallare delle strutture che permetteranno nei prossimi giorni di proseguire con il recupero dei corpi. Ad aiutare i nostri palombari sono arrivati anche i sommozzatori della Protezione civile europea ( provenienti da Svezia, Francia, Svizzera e Germania).
Dal fronte giudiziario continuano le indagini volte a ricostruire quanto successo la notte del 13 gennaio scorso. Quest’oggi il Codacons ha presentato alla Procura della Repubblica di Grosseto un’istanza per l’annullamento, e la ripetizione, delle analisi su urine e capelli del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Difatti Secondo l’associazione, i campioni di urina su cui sono state eseguite le analisi sono stati “sigillati con il Domopak” e i capelli ‘”erano conservati in un foglio di carta assorbente, in palese violazione delle linee guida per i laboratori di analisi”.
Mentre si attende una risposta dalla Procura di Grosseto arriva un’altra notizia figlia dello “sciacallaggio” che si è creato intorno a questa storia. Questa volta non si tratta di curiosi in trasferta all’isola del Giglio per farsi una foto davanti al relitto/cimitero della Concordia ma di quanto scoperto (fortunatamente) da Striscia la Notizia, il tg satirico di Canele 5:
Giacinto Canzona, avvocato di una donna che dopo la tragedia del Concordia ha subito un aborto ha pagato un modello e una ragazza immagine per ricoprire il ruolo dei suoi assistiti che non avevano intenzione di comparire in tv al programma Domenica Cinque condotto sempre su Canale5 da Federica Panicucci. La puntata non è andata in onda grazie al tempestivo intervento di Striscia e si spera che ciò serva da esempio.
E.F.
21 febbraio 2012