‘Ndrangheta in Umbria, 61 arresti e 30 milioni di beni sequestrati

PERUGIA – Sono ben 61 gli arresti in corso di esecuzione da parte dei carabinieri del Ros impegnati nello smantellare la rete di affari messa in piedi dalla ‘ndrangheta in Umbria. Al momento risulterebbero già sequestrati beni per oltre 30 milioni. Nel mirino degli investigatori un sodalizio radicato nella regione, con “diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale” e “saldi collegamenti” con le cosche calabresi di origine.
Sono diversi i reati contestati nelle misure cautelari richieste dalla Procura distrettuale antimafia di Perugia: associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori, traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
Le forze dell’ordine, oltre a procedere con gli arresti, stanno mettendo i sigilli anche a diverse proprietà mobili e immobili riconducibili agli indagati in quanto ritenute frutto dei reati commessi. L’inchiesta, spiegano gli investigatori “ha documentato le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi e intimidazioni con finalità estorsive”.
Davide Lazzini
10 dicembre 2014