Giovane donna uccisa nell’agrigentino, fermato il convivente
LICATA (AG) – Alina Condurache, 20 anni, di nazionalità romena, è stata uccisa ieri sera a Licata. Dopo una serrata notte di interrogatori il sostituto procuratore, Andrea Maggioni, ha disposto il fermo di Angelo Azzarello, 24anni. Ora sarà il gip a pronunciarsi sulla convalida del provvedimento emesso da Maggioni.
La donna sarebbe stata uccisa con due colpi d’arma da fuoco, probabilmente una pistola, in nell’azienda agricola in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Licata.
L’omicida, Angelo Azzarello, sarebbe il fidanzato della vittima e secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, i 2 avrebbero discusso perché si stavano lasciando. La 20enne, nonostante i soccorsi, è morta all’ospedale ‘San Giacomo d’Altopasso’ per un’emorragia interna. A soccorrere la giovane donna sono stati alcuni suoi parenti che vivono nelle vicinanze dell’azienda agricola di proprietà della famiglia Azzarello.
Il 24enne è stato bloccato alcune ore dopo il fatto dai carabinieri e si trova attualmente in stato di fermo, accusato di omicidio. I due convivevano da 3 anni e, a quanto pare, nell’ultimo anno le liti erano molto più frequenti e sarebbero sfociate nell’episodio delittuoso. 2 anni fa Azzarello era già stato coinvolto nelle indagini su un altro omicidio avvenuto nelle campagna di Palma di Montechiaro in merito all’uccisione di un 17enne ma in quel caso – dopo il fermo – fu del tutto scagionato.
Davide Lazzini
4 dicembre 2014