Bimbo morto a Ragusa. Notte d’indagini e sopralluoghi. Indagato l’uomo che ha ritrovato il piccolo Loris

RAGUSA: Proseguono le indagini della procura di Ragusa sull’omicidio del piccolo Loris Stival, scomparso sabato mattina, dopo essere stato lasciato davanti alla scuola dalla madre. Il suo corpo era stato ritrovato, nel pomeriggio, in fondo ad un canalone a Santa Croce Camerina. L’autopsia ha confermato che si è trattato di omicidio, il bimbo di otto anni, è morto strangolato e il suo corpo sarebbe stato gettato in un canale da un’altezza di tre metri circa.
È stata una notte d’indagini, interrogatori, deposizioni raccolte e sopralluoghi: ieri sono arrivati anche gli esperti biologi della Polizia scientifica e dello Sco, che durante la serata hanno compiuto un sopralluogo, anche con il luminol, nella zona di Mulino Vecchio, nel canalone dove è stato trovato il corpo. Indagini che sono riprese nella mattinata, quando la Polizia scientifica è tornata sul luogo per eseguire nuovi rilievi.
Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpo del piccolo Loris, è indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del bambino. L’atto disposto dalla Procura è necessario per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell’uomo. Il fascicolo aperto dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota ipotizza i reati di sequestro di persona e omicidio. Gli esami, affidati alla polizia scientifica, dovranno essere compiuti su due auto dell’uomo e sui suoi vestiti, che sono stati sequestrati ieri da Squadra Mobile e Carabinieri. L’iscrizione nel registro degli indagati, è stato sottolineato, è un atto tecnico dovuto per eseguire un accertamento irripetibile, a tutela della persona indagata che potrà così, se vorrà, nominare un legale e un perito di parte. “Sono tranquillo, non ho nulla da temere”, sono state le parole del cacciatore, che aggiunge: “Su di me non ci sono sospetti finora solo accertamenti di routine”. “Non ho un avvocato, non ne ho nominato unosemplicemente un mio amico mi ha assistito in questi giorni difficili”.
La Procura della Repubblica, intanto, chiede l’aiuto della popolazione: “Per noi è fondamentale in questo momento avere a disposizione tutte le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, che siano di abitazioni o di aziende pubbliche o private”. È l’appello che il capo della Squadra mobile di Ragusa, Nico Ciavola, rivolge agli abitanti di Santa Croce Camerina. Gli investigatori vorrebbero acquisire il prima possibile le immagini che potrebbero aver registrato gli istanti che precedono la morte del piccolo Loris, poiché se non acquisite immediatamente potrebbero essere cancellate dai sistemi di videosorveglianza. Secondo il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, manca l’aiuto dei cittadini: “Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazioni”.
Marilena Tuveri
2 dicembre 2014