Bambino morto nel ragusano, c’è una testimone. Si cerca lo zainetto di Andrea
RAGUSA – Gli inquirenti ragusani che indagano sulla morte del piccolo Andrea si stanno concentrando sulla testimonianza di una donna che avrebbe riferito di aver visto il giovane intorno alle 9.10 di ieri. Il bambino corrisponderebbe ad Andrea: i vestiti con i quali è stato ritrovato senza vita sarebbero gli stessi che la testimone ha descritto agli agenti. Già a quell’ora Andrea – sempre secondo la donna – non indossava più lo zainetto ed era poco lontano dalla scuola che frequentava. La testimone potrebbe essere l’ultima ad aver visto il piccolo prima della definitiva scomparsa.
Al momento del ritrovamento, il piccolo Andrea Loris Stival era in un canale, senza lo zainetto con il quale è sceso dalla macchina della madre poco prima di entrare a scuola. Lo stesso zainetto è oggetto di ricerca da parte degli inquirenti ma non e’ stato ancora ritrovato. Intanto Carabinieri e la Polizia di Ragusa stanno interrogando il padre di Andrea. L’uomo è arrivato a Ragusa soltanto nella tarda serata di ieri perchè, essendo un autotrasportatore, si trovava fuori Sicilia per lavoro.
La madre di Andrea ha dato l’allarme alle 12.45 di ieri, 29 novembre, andando nella Stazione dei Carabinieri di Santa Croce Camerina (Ragusa) per chiedere aiuto dopo che non aveva trovato il figlio all’uscita di scuola. Immediatamente sono iniziate le ricerche attraverso la diramazione della foto e della descrizione fisica del minore. Poche ore più tardi, alle 16.50, la drammatica svolta: la Volante della Polizia di Stato del Commissariato di Comiso, transitando in Contrada da Grotte, ha notato un’autovettura sul ciglio della strada e si è fermata per un controllo al fine di appurare se fosse collegata alla scomparsa del minore. Proprio in quel momento, il proprietario dell’auto, anch’egli volontariamente attivo per le ricerche del minore, ha segnalato agli agenti la presenza del bambino, probabilmente deceduto in quanto immobile.
Gli agenti della Volante sono intervenuti, scendendo all’interno del canale per la raccolta dell’acqua piovana, constando il decesso del piccolo. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118. Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri che, insieme al Pm della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, hanno effettuato il sopralluogo. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica e il medico legale.
Sin dai primi momenti del rinvenimento del cadavere, Carabinieri e Polizia di Stato hanno ascoltato le dichiarazioni di numerosi parenti e persone informate sui fatti al fine di ricostruire le ultime ore di vita del bambino, elementi indispensabili per appurare quali possano essere state le cause del decesso. Al momento, non puo’ essere esclusa nessuna ipotesi e oggi verrà disposta l’autopsia.
In queste ore verrà effettuato un nuovo sopralluogo per ricercare ulteriori elementi sul luogo del rinvenimento. Le forze dell’ordine si sono appellate anche agli abitanti: “Raccomandiamo a tutti cittadini di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di Polizia”.
Davide Lazzini
30 novembre 2014