Gasolio: scoperta evasione milionaria sulle accise
PRATO – Ben 200 uomini delle fiamme gialle sono attualmente impegnati in tutto lo stivale per un’operazione della polizia tributaria della Guardia di finanza che parte dalla Toscana ma si estende anche a Liguria, Lombardia, Sardegna e Lazio. Al centro delle perquisizioni effettuate ci sono le indagini sulla fornitura e la commercializzazione di gasolio attraverso la quale si effettuava un’evasione delle accise per svariati milioni di euro. Ciò era possibile – secondo gli investigatori – grazie all’alterazione e alla manomissione dei sigilli e all’alterazione della misurazione del carico, simulando quantitativi inferiori a quelli realmente trasferiti.
L’ordine di perquisizione è stato firmato dal Procuratore della Repubblica facente funzione di Prato, Antonio Sangermano, competente sul territorio di Calenzano, una delle realtà coinvolte al pari di Livorno, dove si trova la raffineria al centro delle indagini. In tutto sono 28 le persone indagate, 18 delle quali oggetto di perquisizione: 16 dipendenti di società operanti nel settore petrolifero – alcuni dei quali dipendenti di Eni – 5 pubblici ufficiali, 7 dipendenti di aziende produttrici e distributrici di strumenti di misurazione, di hardware e software.
Secondo l’ipotesi investigativa, nel periodo 2008-2014 ingenti quantitativi di gasolio sono stati sottratti all’accertamento e al pagamento delle accise per diversi milioni di euro grazie alla manomissione e all’alterazione dei sigilli dei misuratori fiscali nelle ‘baie di carico’ del deposito. Sono diversi i capi di accusa, dall’associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita aggravata, la sottrazione di prodotti energetici al pagamento dell’imposta, l’alterazione di strumenti di misurazione dell’erogazione di prodotti petroliferi, rimozione dei sigilli prescritti nonché alla frode in commercio.
Davide Lazzini
25 novembre 2014