Italia nella morsa del freddo siberiano: disagi in tutto il paese

Gelo siberiano in tutta Italia e Protezione Civile pronta ad intervenire ovunque per evitare disagi e vittime, soprattutto per quanto riguarda i senza tetto che vivono nelle grandi città.
Fra le regioni più colpite dal freddo ci sono Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Abruzzo ed Emilia Romagna.
Una vittima è già stata registrata in Liguria, si tratta di un’anziana di Savona, malata di Alzheimer che dopo esser scappata di casa non ha resistito al gelo della notte.
Emergenza Torino dove l’Ospedale le Molinette a causa della ristrutturazione della centrale termica aziendale, rimarrà chiuso per tutti quei ricoveri programmati garantendo solo le operazioni e le urgenze. A Torino sono già state allestiti 70 posti letto per accogliere, durante la notte, le persone senza fissa dimora, e altri 20 posti saranno attrezzati in vari dormitori della città.
Mentre a Milano invece sono stati aperti alcuni mezzanini e un’area della metropolitana della stazione Centrale verrà riscaldata ogni notte per far si che i numerosi clochard presenti in città riescano a passare la notte senza rischiare la vita.
Stesso discorso per Firenze e Roma dove le amministrazioni stanno cercando di dare il massimo per garantire riparo ai senza tetto.
Tommaso Profeta, vicecapo di Gabinetto e direttore della Protezione civile di Roma Capitale ha dichiarato nel pomeriggio che: «Le più recenti stime formulate dai tecnici prevedono neve a quota 300/400 metri con ripercussioni, a partire da questa notte, nelle zone dell’hinterland di Roma e nel viterbese; nella notte tra giovedì e venerdì invece la quota di rischio potrebbe abbassarsi ulteriormente, interessando dunque anche la Capitale»
L’Acea invita invece tutti i cittadini a: “proteggere dal gelo i contatori idrici, ove accessibili, mediante coperture provvisorie”.
Ricordiamo che anche nel resto dell’Europa le temperature sono calate drasticamente facendo registrare minimi storici, soprattutto nell’Est europeo dove negli ultimi giorni sono morte almeno 60 persone.
Enrico Ferdinandi
31 gennaio 2012