
Roma si è svegliata sotto la pioggia questa mattina: come prescritto dal prefetto Pecoraro tutte le scuole sono rimaste chiuse, così come il Colosseo e tutti i siti archeologici. Il sindaco Marino ha invitato i cittadini a limitare l’uso dell’auto in quanto si prevedono accumuli tra 6 e 12 centimetri d’acqua in poche ore ed è palese il pericolo di incidenti. Anche il trasporto pubblico paga dazio alla pioggia: 4 stazioni della metro sono state chiuse, si tratta delle fermate della linea A Lucio Sestio, Colli Albani, Porta Furba e Giulio Agricola. Inoltre si registrano allagamenti su via Prenestina, viale della Primavera e nel sottopasso della stazione Tiburtina. Sulla Casilina alcuni semafori sono in tilt. La polizia municipale ha chiuso al traffico via Ronciglione, nei pressi di via Cassia, per alberi pericolanti. Allagamenti diffusi tra Porta Metronia e piazzale Labicano-Porta Maggiore e nell’area antistante la fermata Roma-Lido a Piramide.
Mentre Venezia deve fronteggiare l’acqua alta – domani previsto il picco – continua a piovere anche sul Piemonte, dove a risentire delle peggiori situazioni sono Alessandria e le zone del Biellese e Verbano. Piogge intense anche in Liguria, dove è tornata la paura a pochi giorni di distanza dall’alluvione che ha colpito Genova. A causa dell’esondazione del torrente Parmignola sono state evacuate diverse famiglie nel comune di Ortonovo (SP), ingenti i danni provocati dalla mareggiata a Santa Margherita Ligure e, a causa delle forti piogge, sono state evacuate diverse persone anche nella provincia di La Spezia. Allarme anche a Parma e per i Comuni emiliani di S. Secondo Parmense, Noceto, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, Sissa Trecasali.
Maltempo in arrivo anche in Campania, dove sono stati interrotti i collegamenti con le isole a causa del mare molto mosso e forti raffiche di vento. Catania è stata investita da un’inaspettata tromba d’aria che ha provocato danni in città. I fenomeni non risparmieranno neppure Calabria e Sardegna.
Sulla base delle precipitazioni previste, il Dipartimento della Protezione Civile ha valutato una criticità rossa per rischio idrogeologico localizzato per buona parte del Friuli Venezia Giulia, per il Veneto centro-settentrionale, il levante ligure, la Versilia e la Toscana meridionale, l’Umbria, gran parte del Lazio, il versante ionico della Calabria e la Sicilia orientale. Criticità arancione, invece per rischio idraulico diffuso per le pianure di Modena e Reggio Emilia e Lombardia occidentale mentre, per rischio idrogeologico, livello di allerta per Lombardia centro-settentrionale, buona parte della Liguria, l’Emilia Romagna centro-occidentale, il Veneto meridionale, il Friuli Venezia Giulia meridionale, le restanti zone della Toscana, la provincia di Rieti nel Lazio, l’Abruzzo occidentale, la parte interna del Molise, la Campania, la Basilicata, parte della Puglia Ionica, la restante parte della Calabria, la Sicilia centrale e l’intera Sardegna.
Davide Lazzini
6 novembre 2014