RITROVATO L’ULTIMO DEI 32 CORPI DELLE VITTIME A BORDO DELLA CONCORDIA
GENOVA – Dopo quasi due anni dalla maledetta notte del 12 giugno 2012, quando naufragò l’ormai famosa Costa Concordia che portò terrore e morte all’isola del Giglio, è stato ritrovato solo nelle prime ore di stamani il corpo senza vita del cameriere indiano Russel Rebello, che si trovava a bordo della nave e che non è riuscito a mettersi in fuga come altri fortunati. Secondo le ricostruzioni, il cadavere del giovane indiano è stato ritrovato in una cabina del ponte 8 dove, evidentemente, nonostante le innumerevoli ispezioni che sono state fatte a bordo del relitto, non era emerso alcun indizio che potesse far pensare al fatto che il cadavere fosse proprio in quella maledetta cabina. I resti del corpo di quest’ultima vittima sono stati individuati dagli uomini della Ship Recycling, il Consorzio genovese -infatti il relitto si trova al porto di Genova- composto da Saipem e San Giorgio che si sta occupando dei lavori di alleggerimento della nave. “Le nostre preghiere sono state esaudite. Sono riuscito a mantenere la promessa ai miei familiari di riportare Russel a casa”: queste le parole su Facebook del fratello di Russel, Kevin.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria della tragedia della Concordia, stanno procedendo le udienze a Grosseto che vedono interessati Francesco Schettino, comandate della nave, e la Costa Crociere che è interessata sia come parte civile verso Schettino, sia come responsabile civile in quanto era la società proprietaria della nave a cui spettavano i compiti di organizzazione interna. I temi trattati nelle ultime udienze, in cui risulta assente per varie ragioni Francesco Schettino, riguardano i danni subiti dai naufraghi. Tuttavia i magistrati hanno deciso che il comandante sarà sentito in aula il prossimo 2 dicembre.
Mirko Olivieri
3 novembre 2014