Costa Concordia: un anno per rimuoverla. Riprese le operazioni di ricerca
In queste ore i palombari stanno perlustrando la zona della prua della nave per capire se potranno nel corso della giornata riprendere le operazioni di ricerca dei superstiti dopo che ieri sono state sospese per mare mosso e per lo spostamento della prua (si parla di circa 4 centimetri).
Intanto sempre ieri il commissario per l’emergenza Franco Gabrielli ha affermato che per la rimozione del relitto ci potrebbe volere anche un anno. Approssimativa ipotese che non tiene conto di molti studi e calcoli che devono ancora esser fatti ma che non è comunque distante da una possibile definitiva sentenza.
A dirsi preoccupato più di tutti il sindaco dell’Isola del Giglio preoccupato per la prossima stagione estiva in arrivo che, visto il disastro della nave potrebbe portare un drastico calo dei turisti con evidenti danni economici. I cittadini dell’isola ironizzano invece affermando che si potrà contare sugli “sciacalli” ovvero tutti quelle persone attratte dal relitto che vengono a farsi delle foto davanti la nave non curanti del dolore delle famiglie dei dispersi e di certi valori che non dovrebbero prescindere dalle basi culturali di una popolazione che si crede civicamente e moralmente progredita.
Tornando alle ricerche, ieri Gabrielli ha aggiunto che non appena sarà possibile riprenderanno, poiché anche se sembra impossibile trovare persone ancora in vita è doveroso ridare ad ogni familiare delle vittime un corpo da seppellire degnamente.
Ricordiamo che saranno sospesi, sempre causa di condizioni climatiche avverse, anche i lavori di recupero del combustibile fino alla prossima settima. In una situazione del genere appare quindi più che inquietante il triste fenomeno del “turismo macabro”.
Aggiornamento delle ore 10:25
Migliorano le condizioni meteo così i palombari della Marina Militare hanno ripreso a le operazioni di ricerca. Un’altra micro-carica è stata fatta esplodere all’altezza del ponte 5 per aprire un nuovo varco a 20 metri di profondità. Il varco consentirà ai palombari di entrare in una zona molto ampia della nave fin ora inesplorata.
Enrico Ferdinandi
30 gennaio 2012