Caos a Fiumicino: bagagli a terra a causa di agitazioni operaie
FIUMICINO — Caos nelle prime ore di stamattina all’aeroporto di Fiumicino: sono centinaia i bagagli bloccati a terra allo scalo a causa dell’agitazione del personale Alitalia che domani, lunedì 3 novembre, verrà licenziato. Hanno bloccato il passaggio delle valigie per protesta provocando rallentamenti non indifferenti. Nel giro di pochi mesi è già la seconda volta che il personale della compagnia ha deciso di protestare contro i licenziamenti di massa che stanno colpendo drasticamente gli italiani lasciando molte famiglie senza occupazione.
Così, dopo la protesta di agosto in cui furono migliaia i bagagli bloccati sui carrelli aeroportuali, stamani i precari hanno deciso di dar vita allo sciopero-bianco ribadendo le proprie ragioni: sono state, infatti, inviate 994 lettere di congedo definitivo e con esse la disabilitazione automatica del badge elettronico che permette l’ingresso nei luoghi riservati agli addetti ai lavori.
Tuttavia i vertici Alitalia comunicano ai malcapitati, le cui valigie sono rimaste bloccate allo scalo, che nel primissimo pomeriggio i lavori di smistamento dei bagagli sono ripresi grazie all’ausilio di operatori inviati sul posto. “Nessun problema di ordine pubblico, -spiega la compagnia- a causa di un disguido interno, sono state disattivate le postazioni di 25 lavoratori Alitalia dello scalo di Fiumicino che, soltanto domani, sarebbero dovute essere disattivate in coincidenza con la consegna a questi lavoratori delle lettere di messa in mobilità”. Questo disguido “ha creato un po’ di agitazione tra i lavoratori provocando qualche ritardo nella consegna o nel riavvio di alcune centinaia di bagagli in transito, che saranno prontamente riconsegnati nel minor tempo possibile”.
Rassicura i passeggeri, inoltre, Vitaliano Turrà, direttore Enac del Leonardo da Vinci: “si tratta di trasferire i bagagli in transito in un hangar, lavorarli lì e vedere, a seconda di quanti sono, se possono essere riavviati in aereo, altrimenti, se sono troppi, li riavvieremo via terra”.
Nel giro di poche ore torneranno, dunque, in giro per il mondo le valigie bloccate nell’aeroporto a causa dell’agitazione di chi è consapevole che rimarrà senza lavoro.
Mirko Olivieri
2 novembre 2014