E’ morto Oscar Luigi Scalfaro: domani i funerali

Oscar Luigi Scalfaro è morto nel corso della notte a Roma. A confermare la notizia fonti parlamentari che hanno espresso il loro cordoglio soprattutto via Twitter.
Oscar Luigi Scalfaro era nato il 9 settembre 1918, aveva quindi 93 anni. Aveva dedicato tutta la sua vita alla politica, dopo aver lasciato il lavoro di magistrato (nel 1946) per anni fu al centro della vicende politiche italiane. Fu eletto all’Assemblea Costituente nelle liste di Democrazia Cristiana e negli anni seguenti ricoprì ruoli di primaria importanza nei governi di quegli anni come sottosegretario o ministro.
Nel 1992 il momento più alto della sua carriera, nei giorni seguenti ad una delle pagine più drammatiche della recente storia italiana, la strage di Capaci (ovvero l’uccisione dei giudici Falcone e Morvillo e dei loro agenti di scorta a Palermo per opera della mafia), Scalfaro viene eletto presidente della Repubblica, carica che ricoprirà fino al 1999, dopodiché fu nominato senatore a vita.
I funerali avranno luogo in forma privata domani, lunedì 30 gennaio, alle 14 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, nel cuore della Capitale. Sarà però allestita una camera ardente per consentire anche alla gente comune di portare il proprio saluto all’ex capo di Stato nella chiesa di Sant’Egidio, sempre lunedì dalle 10.30 alle 13.30.
L’attuale presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano lo ha ricordato quest’oggi con queste parole: “È con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa, ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del paese, e l’amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato. È stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell’Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale. Si è identificato col Parlamento, cui ha dedicato con passione la più gran parte del suo impegno. Da uomo di governo, ha lasciato l’impronta più forte nella funzione da lui sentitissima di ministro dell’Interno. Da Presidente della Repubblica, ha fronteggiato con fermezza e linearità periodi tra i più difficili della nostra storia. Da uomo di fede, da antifascista e da costruttore dello Stato democratico, ha espresso al livello più alto la tradizione dell’impegno politico dei cattolici italiani”.
Enrico Ferdinandi
29 gennaio 2012