Un saluto doloroso al patron del circo,“Nandino” Orfei. I funerali domani a Milano

All’età di 80 anni ci lascia il simbolo dell’arte circense, Nando Orfei dopo una lunga malattia saluta il mondo terreno lasciando un dolore ed un vuoto a chi ha avuto il piacere di conoscerlo o, semplicemente, di apprezzare la sua grande arte.
Martedì 7 Ottobre 2014 muore Nando Orfei, affettuosamente chiamato Nandino, figlio del fondatore della grande famiglia circense degli Orfei, Paride che insieme ad Alba Farini misero le radici ad una tradizione storica che trasformava il saltimbanco in un vero e proprio artista. Infatti, Paride Orfei (il clown Pippo) verso il 1960 affermò il successo della prestigiosa famiglia con l’intuizione vincente del Circo a tre piste Orfei con Nando, Liana & Rinaldo. In seguito le idee da ricordare furono molteplici: Circorama (1970), Il circo delle Amazzoni (1976), Il circo delle mille e una notte (1974), Nando Orfei (1977), Nando Orfei il circo delle meraviglie (1980), Nando Orfei la pista dei sogni (1989), Nando Orfei il circo del terzo millennio (2000), Nando Orfei il magico circo di Nando Orfei (2013).
Lo storico del signore del circo Nando Orfei, racconta il suo impegno sin da giovane come abilissimo giocoliere, attore comico, clown e affascinante domatore di leoni e tigri. Con questo ruolo ebbe successo come attore nel grande schermo come uno dei protagonisti nel film “I clowns” (1971) di Federico Fellini, lo ricordiamo con la sua abilità nell’incantare i felini e la bellissima Anita Ekberg, continuando poi nel cinema impegnato nel ruolo dello zio Titta, con gran successo per il capolavoro, “Amarcord” (1973) ed ancora nel film “L’ingorgo” (1979), ricordando però che il suo esordio come attore lo aveva già avuto nel 1966, all’età di 32 anni, in “Missione morte molo 83” con la regia di Sergio Bergonzelli.
Il cinema lo ha visto protagonista ma, ad incantare veramente il cuore di Nando, è stato il mondo e la grande famiglia del circo, quella filosofia, quel modo intenso e faticoso di lavorare, il vero pubblico, l’emozione sul volto di tutti, l’umiltà pur essendo “importanti”, girare il mondo, misurarsi ogni giorno con se stesso e coi propri limiti, imparare sempre e comunque da tutto e tutti. E’ questo il più bel testamento che con la sua intensa vita ed esperienza, lascia a tutti noi ma soprattutto al mondo del circo, credo sia questo uno dei motivi per cui venne definito il gladiatore e il Re, si Nando Orfei, cosi come Claudio Villa lo ha definito il re di Roma e da sempre, il re del Circo.
Il lutto è stato comunicato dalla moglie Anita Gambarutti, e dai figli Ambra, Gioia e Paride. Partecipa al lutto l’intera compagnia del Circo Orfei. I funerali si svolgeranno a Milano in viale Argonne 56, Chiesa Nereo e Achilleo (chiesa rossa) giovedì 9 ottobre alle ore 11.00.
Un saluto sentito a chi ha fatto della propria vita, tradizione, dedizione e valori d’esempio sia alla famiglia, al settore ma anche a tutti coloro che credono giusto tramandare la propria tradizione incrementando con la propria linfa ed energia quello che i nostri padri ci lasciano.
Antonio Provitina
8 ottobre 2014