Roberto Straccia: secondo l’autopsia sarebbe morto per annegamento

Dai primi rilievi effettuati sul corpo ritrovato a Bari una tragica conferma – “L’attività istruttoria svolta consente di ritenere con sufficiente grado di verosimiglianza che il cadavere rinvenuto sia quello di Roberto Straccia” – è ciò che ha tenuto a far sapere fin dai primi istanti la Procura di Bari, spegnendo ogni speranza su un possibile esito diverso in ordine alla scomparsa del giovane studente.
In merito alle cause della morte, da ciò che è trapelato dalle prime indiscrezioni investigative sui risultati dell’autopsia svolta mercoledì scorso sul corpo di Roberto dal medico legale Giancarlo Divella, si parla di morte per annegamento. Dall’autopsia, svolta con la collaborazione dei consulenti di parte, i medici legali Enrico Russo e Claudio Cacaci, e alla presenza dell’odontoiatra forense, Emilio Nuzzolese, non è emerso nessun segno di violenza sul corpo del giovane. I medici hanno escluso la presenza di lesioni di alcun tipo, nonché traumi o ematomi celebrali che possano far pensare ad una diversa causa della morte. L’unica conferma riguarda la presenza di acqua nei polmoni.
I medici hanno effettuato anche l’esame del Dna e la perizia tossicologica – prima di avere ulteriori conferme dovranno attendersi i risultati, che verranno depositati non prima di 30 giorni.
di Patrizia Tarli
13 gennaio 2012