Protesi killer: a rischio anche gli uomini

Anche gli uomini sono a rischio. Il gel incriminato, contenuto nelle protesi prodotte dalla francese Pip, è stato difatti usato anche per protesi per gli uomini, quelle dei testicoli e dei glutei.
La notizia arriva dal giornale Le Parisien, che quest’oggi ha pubblicato le “confessioni” di due ex dipendenti dell’azienda Pip.
I due, Isabelle ed Antoine, hanno affermato che il silicone industriale usato per le protesi femminili mammarie è stato usato anche per le protesi, di testicoli, natiche e pettorali maschili. Isabelle ha detto: “Tre persone erano state appositamente addestrate per lavorare su una macchina che fabbricava testicoli in silicone”, mentre Antoine ha dichiarato che la questa macchina: “era un dispositivo ad iniezione, molto caro, acquistato con l’intenzione di posizionare l’azienda su nuovi mercati ed utilizzato nel corso degli ultimi anni, per la maggior parte della produzione estera”. Le Parisien ha però precisato che: “fino a questo momento non c’è nulla che indichi che il silicone impiegato dalla PIP per le protesi testicolari fosse difettoso”.
L’Agence Française de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé, ha però affermato in una nota che: “per quanto riguarda la Francia, la società ha dichiarato la sola produzione degli impianti mammari”. E per quanto riguarda l’Italia?
Il segretario generale della società italiana di Urologia, Vincenzo Mirone, ha detto che nel nostro paese vi è un caso di tumore ai testicoli ogni 100.000 abitanti, l’85% di queste persone necessita di protesi ma: “ad oggi è difficile dire quando, dove e come – tali protesi siano arrivate – e aspettiamo le indagini delle autorità sanitarie”.
Per quanto riguarda le protesi maschili per glutei e pettorali si parla invece perlopiù di interventi di chirurgia estetica, solo alcuni casi, come chi è affetto dalla sindrome di Poland che causa il mancato sviluppo di una parte del petto e del braccio. Per queste protesi sembrerebbe che ci siano maggiori rischi in quanto uno degli ex dipendenti ha affermato a Le Parisien che il gel usato per produrle: “era quello sospetto, non conforme, già trovato nelle protesi mammarie”.
di Alessandra Cetronio
7 gennaio 2012