Costa Concordia: cominciati i lavori di rimozione dal Giglio
Sono iniziate stamani, lunedì 14 luglio, le operazioni per consentire il galleggiamento della Costa Concordia, la nave da crociera che nel gennaio 2012 naufragò in seguito all’urto con lo scoglio delle Scole, all’Isola del Giglio. Le vittime furono 32. Dalle 6 i tecnici hanno cominciato le manovre per staccare la nave dalla piattaforma sottomarina artificiale su cui è appoggiata, in seguito verrà trainata verso il porto di Genova, dove sarà smantellata seguendo uno schema predefinito dall’alto verso il basso. Il progetto, che sta divenendo concreto in queste ore, è inedito per una nave di queste dimensioni e il pericolo di incidenti è molto elevato.
Per riportare a galla la nave sono stati montati lungo le fiancate 30 cassoni, preparati ad hoc, che contenengono acqua e che hanno contribuito a mantenere fermo lo scafo nella posizione ottimale, dopo che lo scorso settembre era stata fatta ruotare su se stessa per riportarla in posizione verticale. Da oggi i cassoni saranno progressivamente svuotati e l’aria occuperà lo spazio lasciato dall’acqua che verrà fatta defluire: in questo modo si otterrà la spinta necessaria per far galleggiare di nuovo la nave. L’operazione è necessariamente lenta poiché è d’obbligo assicurarsi che la Costa Concordia si mantenga stabile e dimostri di essere in grado di sopportare le inevitabili sollecitazioni alla struttura portante. Per meglio monitorare la tenuta, sui lati dell’imbarcazione sono stati posizionati diversi sensori.
Il piano operativo è diviso in tappe, che impegneranno i tecnici per una settimana circa. La prima, quella di oggi, servirà per portare parzialmente a galla il relitto – circa un paio di metri – e per spostarlo lentamente verso il largo. A questo punto, la Concordia sarà trainata molto lentamente da alcuni rimorchiatori verso est. L’intera operazione dovrebbe durare tra le 6 e le 8 ore. Terminato lo spostamento, la nave sarà ormeggiata con una serie di ancore e assicurata con cavi collegati a tre torri dal lato terra, e a due rimorchiatori dal lato mare, con un terzo che si posizionerà a prua.
La fase successiva, che richiederà un paio di giorni di lavoro, è volta ad assestare quei cassoni che non possono essere sistemati con la nave appoggiata al fondale.
La terza fase sarà quella del rigalleggiamento vero e proprio. L’operazione durerà circa tre giorni, in cui si effettueranno anche diversi controlli sullo scafo e si procederà con il drenaggio dell’acqua contenuta nella nave. Alla fine, il relitto riemergerà di circa 14 metri rispetto alla sua posizione iniziale.
Tra circa una settimana, la Concordia sarà pronta per lasciare l’isola del Giglio. Verrà scortata da una decina di mezzi navali e due di questi saranno utilizzati per il traino: si tratta di rimorchiatori collegati alla prua della grande nave, con una capacità di tiro pari a 135 tonnellate. Il relitto è destinato al porto di Genova Voltri. Per lo spostamento sono previste due rotte alternative, sebbene simili tra loro, che saranno seguite a seconda delle condizioni meteomarine. Per precauzione si navigherà a una distanza superiore dalle coste rispetto a quanto consentito dalle leggi marittime.
Davide Lazzini
14 luglio 2014