NEW YORK. «Ho ucciso Rita perché in preda ad un incantesimo malefico». Queste sono le dichiarazioni di Bakary Camara, 41 anni, arrestato per l’assassinio della ragazza di Pescara.
Una confessione di tre pagine è stata ritrovata dagli agenti della polizia nell’appartamento del Bronx al civico 2674 di Valentine Avenue allorché facendo irruzione hanno trovato l’africano sul divano mentre si tentava di accoltellarsi all’addome.
Ora il nostro assassino dalla vena epistolare si trova all’ospedale di St. Barnabas sorvegliato a vista dalla polizia incriminato peri omicidio di secondo grado.
Il commissario di polizia Raymond Kellyperò analizzando la lettera don la confessione si dichiara un poco scettico sostenendo che ci stanno dei punti di incoerenza. Si stanno analizzando punto per punto tutti i contatti presenti sulla rubrica telefonica dell’incrimninato e della donna assassinata.
Il quoziente intellettivo dell’assassino è stato così eccelso da fargli telefonare al numero delle emergenze per denunciare il ritrovamento di un corpo, grazie al suo accento da extracomunitario è stato prontamente riconosciuto: “Prima troverete un cadavere sulla 120esima Strada” ha detto all’operatore del 911”Poi, quando troverete il mio cadavere, un messaggio in una delle tasche vi spiegherà tutto”. Laddove manca la preghiera si affaccia il maligno.(ndr)
L’assassino è stato recluso al suo paese natale per sei anni per il reato di rapina, un fiorellino quindi, ha dichiarato di essere uscito con la ragazza per alcuni mesi, anche se non sembra una versione molto credibile forse potrebbe essere stato un aspirante corteggiatore respinto dalla donna.
Infatti da precedenti colloqui con i parenti, Rita aveva detto che ci stava qualcuno che la stava importunando in maniera insistente, al cugino Giorgio, infatti, aveva detto che se non si fossero placate queste fastidiose avances l’avrebbe detto al fidanzato per far attivare delle misure di protezione.
Tutta la città di Spoltore si stringe intorno al dolore della famiglia, al quale si unisce anche la Redazione 2duerighe Abruzzo.
di Patrizia Tarli
3 dicembre 2011