Padova, 14enne uccisa dal cyberbullismo

Un’altra giovane vita è stata spenta dal cyberbullismo. Nadia, una ragazza di 14 anni, incapace di sopportare gli insulti sul web, ha deciso ieri di farla finita, gettandosi dall’ultimo piano di un ex albergo a Cittadella in provincia di Padova.
Iscritta da tempo al sito ask.fm con il nome Amnesia, l’adolescente veniva costantemente bersagliata dai suoi compagni virtuali in un’arena di odio surreale che aveva iniziato a lacerare l’animo della ragazza, caduta nel pozzo nero della depressione.
Frasi comec “Secondo me tu stai bene da sola! Fai schifo come persona” e “Spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che cè sul braccio e morirai!!!”, riempivano le giornate di Nadia, un continuo botta e risposta tra commenti al veleno ed amarezze, un peso troppo forte da sopportare per le fragili e delicate spalle di una ragazzina.
Prima di compiere il gesto estremo, la 14enne aveva inviato dei chiari messaggi sulle sue intenzioni: foto di polsi tagliati pubblicati sul sito e un post del 2 febbraio in cui diceva addio “a questo stupido mondo”. L’ ultimo avvertimento in una lettera inviata alla nonna,che preoccupata, ha chiamato i carabinieri, ma tutti gli sforzi per trovare la ragazza sono stati vani, lasciando la famiglia disperata davanti al luogo della tragedia, un luogo già tristemente noto per il suicidio di un altro ragazzo nel 2008.
Sulla chiusura del sito lettone ask.fm che conta ben 80.000 utenti, si era espresso anche il premier britannico David Cameron nel 2013, quando la 14enne Hannah Smith, colpita dagli insulti on-line, si è tolta la vita. Ora anche l’Italia ha chiesto la regolamentazione di questi spazi sul web, considerati dagli adolescenti luoghi di protezione e di conforto, ma che spesso lasciano solo ferite insanabili.
Benedetta Cucchiara
13 febbraio 2014