Pistoia, afferra un’accetta ed uccide il coinquilino

Una semplice discussione fra due compagni di stanza si trasforma in omicidio.
Sembrerebbe essere una luce non spenta il motivo che ha incitato il trentottenne Gianluca Lotti, ad uccidere ieri notte a Pistoia, con un’accetta, Massimo Tarabori, suo coinquilino.
L’omicida, si trovava con il suo compagno di stanza nella casa famiglia “Un popolo in Cammino” a Massa e Cozzile. Erano appena rientrati in camera, dopo una serata passata a guardare la televisione, quando per una banale causa hanno iniziato la loro lite. Lotti avrebbe aspettato che il compagno di stanza, 55enne di Pescia, si ritirasse a dormire, per massacrarlo a colpi di accetta. Prima dell’arrivo della polizia, sono intervenuti gli addetti alla sorveglianza della struttura, che hanno bloccato l’assassino. Malgrado fosse troppo tardi: la vittima, come riferito dai responsabili della sicurezza, si trovava in una pozza di sangue.
Una furia omicida, che Lotti già dimostrò nel 1998, massacrando a colpi di bastone la sua fidanzata. Ventiquattro anni di carcere, fu la condanna approvata per Gianluca Lotti, insieme al riconoscimento della sua seminfermità mentale.
Serena Santoli
17 gennaio 2013