Coriano: L’ultimo saluto a Simoncelli

Coriano si prepara a dare l’ultimo saluto a Marco Simoncelli, quest’oggi la salma è stata esposta al pubblico, centinaia di persone sono entrate al teatro comunale della cittadina romagnola per dare un loro ultimo saluto al campione di MotoGp. La salma di Marco è stata esposta al pubblico come volere del padre Paolo, che ha affermato che era giusto far così poichè anche i tifosi devono vedere Marco nella sua bellezza anche ora che è morto, la stessa che aveva in vita. Grande forza quella dei suoi genitori che in questi giorni si sono sempre dimostrati consapevoli del fatto che il loro figlio sia morto mentre faceva ciò che più lo emozionava, per questo motivo non hanno, giustamente, rimpianti, solo rammarico per come sono andate le cose.
Sono giunte così tante persone per salutare il Sic che si teme che la città non sia in grado di contenere tutti i fan che domani verranno per la celebrazione funebre, a tal proposito il direttore della biblioteca, Paolo Zaghini ha detto: Coriano non può contenere più di diecimila persone, fin da domani mattina le forze dell’ordine valuteranno quando bloccare gli accessi in paese. Ci saranno due maxischermi, uno in piazza Don Minzoni, l’altro in piazza Mazzini. Invito i tifosi che vengono da fuori ad andare all’autodromo di Misano, dove ci sarà un altro maxischermo”.
I funerali si svolgeranno come detto domani alle 15 dal vescovo di Rimini Lambiasi e da Don Brigliadori. All’interno della chiesa la salma di Simoncelli sarà adagiata sulle due moto (presenti anche oggi nella camera ardente) che hanno segnato la sua carriera la 250 con la quale vinse il Mondiale nel 2008 e la MotoGP di questa stagione, saranno portate davanti all’altare da Valentino Rossi e Mattia Pasini. A fine liturgia la salma sarà accompagnata dalle note della sua canzone preferita “Siamo solo noi” di Vasco Rossi.
Proprio Valentino Rossi oggi è tornato a parlare tramite Twitter ai tifosi del Sic con questo messaggio: “Per tutti quelli che me lo chiedono e non potranno essere domani a Coriano non preoccupatevi, il Sic ve lo saluto io. Grazie.”
di Enrico Ferdinandi
26 ottobre 2011