Alluvione Sardegna è dramma con 18 morti e migliaia di sfollati

Si sta consumando un vero e proprio dramma in Sardegna a causa del ciclone Cleopatra. Maltempo, piogge eccezionali che stanno portando morte e danni ad un’intera regione. Per ora il bilancio è di 16 morti accertati, ma forse potrebbero essere 18; più di duemila gli sfollati. Delle due persone che erano date per disperse una è stata ritrovata viva proprio nella giornata di ieri. È un allevatore di Torpè (Nuoro) che è stato rintracciato dalla Protezione civile ma ha rifiutato di lasciare il suo podere.
Manca ancora all’appello una persona di Onanì. Mamma e figlia piccola, viste dentro una Smart portata via dalla piena alla periferia di Olbia; padre e figlio fra Putzolu e Telti (sempre Gallura) mentre cercavano di mettersi in salvo abbandonando la macchina sul ciglio della strada. Luca Tanzi, un poliziotto morto a bordo del fuoristrada precipitato nella strada tra Oliena e Dorgali quando una campata del ponte ha ceduto. Tanzi era il capo pattuglia, con i suoi uomini stava scortando un’ambulanza. Giovanna Figus, 66 anni, è stata sorpresa in cantina, intrappolata e sommersa da acqua e fango ad Uras in provincia di Oristano; un’altra donna, un’anziana di novant’anni, è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpè, in provincia di Nuoro.
Altre tre persone sono state trovate morte dai soccorritori sempre a Torpè, uno dei comuni sardi più colpiti dall’ondata di maltempo. Morta un’intera famiglia brasiliana che viveva ad Arzachena, madre, padre e due figli; i corpi sono stati trovati all’interno dell’abitazione, sommersa da tre metri d’acqua. Questo è il bilancio triste di chi ha trovato la morte per colpa dell’ormai tristemente nota bomba d’acqua che si è abbattuta per lo più sul versante occidentale della Sardegna. Così il primo cittadino di Olbia, Gianni Giovannelli, spiega quel che è successo: “Eravamo preparati al maltempo, ma è caduta in un’ora la quantità d’acqua che solitamente cade in sei mesi. Un evento non prevedibile”. 450 ml d’acqua per l’esattezza. Così si è subito aperta la questione della prevedibilità di questa tormenta d’acqua. In realtà le previsioni meteo di domenica avevano già messo in allarme per una molto probabile situazione critica che avrebbe interessato proprio la Sardegna.
Ma si tratta di un evento eccezionali e già questo basta a spiegare come l’eccezionalità per sua natura spiazzi qualsiasi prevedibilità. “Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, aggiungendo che sono infondate le accuse di ritardi nell’allerta e che si è trattato, per l’appunto, di “un evento eccezionale”. Ma gli sfollati affermano di non essere stati avvisati. Gabrielli replica: “il sindaco di un paese vicino Olbia ha dato l’ordine di lasciare il territorio ma molti non si sono voluti allontanare dalle loro case, salvo poi richiedere aiuto a tarda notte”.
Il premier Letta, dal canto suo, si è recato sull’isola al Centro di Coordinamento Soccorsi allestito nel Consiglio comunale di Olbia e ha garantito che lo Stato ha già stanziato 20 milioni di euro per l’emergenza. La prima necessità è di salvaguardare la popolazione, portare assistenza e ripristinare la viabilità e le comunicazioni messe a rischio da danneggiamenti alle linee elettriche e conseguenti black out. Letta ha tenuto ad assicurare che “lo Stato c’è” e si sta prodigando per fare il massimo. Si attendono a seguito del proclamato stato di calamità anche gli aiuti dall’Europa, aiuti precedentemente già concessi per situazioni di crisi.
Intanto solidarietà alla popolazione sarda è arrivata dal Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Olbia è senza dubbio la città più colpita con 13 morti (due vittime a Nuoro, una nella provincia di Oristano); oggi la città è stata raggiunta anche dal Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, il quale ha insistito sul carattere straordinario dell’avvenimento. Il nubifragio ha provocato nella città di Olbia, in particolare, l’esondazione di molti fiumi; l’acqua ha allagato le strade ed è così che si è registrato un alto numero di vittime tra gli automobilisti. “Siamo solo all’inizio dei soccorsi, ho trovato grande volontà, un pò meno organizzazione”, ha detto il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli, dalla centrale di Coordinamento dei soccorsi allestita a Olbia. “Stiamo cercando di organizzarci bene”, ha aggiunto.
Nel frattempo la Protezione civile fa arrivare idrovore per svuotare dall’acqua le abitazioni. La vera brutta notizia è che la situazione meteorologica non accenna ancora a migliorare. Dopo l’eccezionale maltempo che nelle scorse ore ha colpito la Sardegna, un sistema depressionario determinerà un’ulteriore fase di maltempo sull’isola e sulle regioni meridionali tirreniche.
La perturbazione che sta interessando l’Italia porterà nelle prossime ore ancora piogge e temporali su buona parte del Paese. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta che integra ed estende quella di ieri: sulla base delle previsioni disponibili gli esperti prevedono precipitazioni diffuse e molto intense, che potranno essere accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, settori occidentali di Abruzzo e Molise, Basilicata e Puglia. Sono inoltre previsti venti da forti a burrasca su Campania, Molise, Basilicata e Puglia. Il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile. Dalla notte di ieri e per le successive 24/36 ore, si prevedono anche sul Lazio precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale; sono perciò sotto osservazione anche il fiume Tevere e i suoi affluenti.
Raffaella Antonini
20 novenbre 2013