Le autorità impediscono a MSF di curare i migranti

“E’ inconcepibile che i migranti continuino ad essere ‘spostati’ da un posto all’altro, in luoghi ancora più isolati, senza la possibilità da parte delle organizzazioni di verificare le loro attuali condizioni”. Così afferma Francesca Zuccaro responsabile per i progetti sull’immigrazione di Medici Senza Frontiere in Italia.
Da circa sei giorni ormai, centinaia di migranti dal nord Africa vengono trattenuti a bordo di due delle navi “Moby Lines” opzionate dal Viminale fino al 31 dicembre, e attraccate nei porti Palermo e Porto Empedocle, senza alcuna possibilità di ricevere le cure di MSF nonostante sia risaputo che le condizioni igienico sanitarie di questi veri e propri Cie galleggianti ad oggi siano tutt’altro che rassicuranti.
In questi giorni l’organizzazione ha chiesto alla procura di Ragusa di visitare, come già avvenuto in passato, il centro d’accoglienza di Pozzallo che ospita all’incirca 50 dei migranti trasferiti da Lampedusa. Ma stavolta la risposta è stata un secco NO motivato da ragioni di sicurezza. Tuttavia è proprio in questo centro che MSF ha riscontrato condizioni inadeguate al trattenimento di migranti per più di due giorni. Al disagio si aggiungono la pressoché inesistente assistenza medica garantita dalle autorità (un solo medico per centinaia di persone presente un paio d’ore al giorno), il mancato supporto psico-sociale, l’assenza di mediatori linguistici e supporti legali per i migranti richiedenti asilo.
MSF invoca pertanto una maggiore trasparenza sull’organizzazione delle strutture d’accoglienza e la possibilità di accedervi per prestare servizio di assistenza medico-umanitaria.
Si ricorda inoltre che il 28 settembre la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di “atti relativi” a carico di ignoti. Ciò è accaduto dopo l’esposto presentato da alcuni cittadini su presunte irregolarità nel trattenimento dei migranti a bordo delle navi sopra citate. Tra i firmatari dell’esposto Zaher Darwish, responsabile provinciale immigrazione della Cgil e Fulvio Vassallo Paleologo, docente alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Il Ministro dell’interno Maroni nega invece l’esistenza di ogni forma di irregolarità.
di Rosalba Belmonte
30 settembre 2011