Cassazione: Tradire e’ illecito civile

Un caso giudiziario ha segnato un precedente che sicuramente sarà utile per molte altre cause. Si tratta della storia di due sposi, dopo otto anni di convivenza sono giunti a nozze e dopo 3 anni lui tradisce lei. Una storia come tante di primo acchito, i due si separano, ma la vicenda non finisce qui. Con il passare del tempo lei cade in un forte stato di depressione che la porta ad avere una “degenerazione permanente dello stato di salute”, ed in tribunale chiede un risarcimento al marito per i danni avuti dalla loro separazione. La Cassazione gli da ragione stabilendo così che il tradimento diventa illecito civile.
La sentenza numero 18853 della prima sezione civile apre così un precedente molto importante. C’è da dire che nei primi due gradi di giudizio la donna si è vista dare torto, sia il tribunale di Savona e poi la corte di Appello di Genova avevano dichiarato che “I danni da tradimento non sono risarcibili”.
Giudizio del tutto cambiato con la sentenza della prima sezione civile che ha stabilito che se viene compromessa la salute psicofisica della persona tradita (interesse questo garantito dalla Costituzione italiana) si può convalidare la richiesta per risarcimento. Quindi se il tradimento è stato consumato con modalità plateali ed offensive, sì tanto da portare dopo la separazione, la persona tradita ad uno stato di malessere fisico e psicologico allora è lecito (dimostrando il danno con le dovute certificazioni mediche) chiedere il risarcimento.
di Raffaella Baiano
16 settembre 2011