La Concordia è di nuovo in piedi: completata con successo la rotazione
La cronaca della rotazione. 16 settembre 2013 ore 10:00. Sergio Girotto, project manager di Micoperi, ha affermato stamani che la prima fase delle operazioni per la rotazione della Costa Concordia sono terminate con successo.
La nave da crociera si trovava inclinata lungo le coste dell’isola del Giglio dalla notte del 13 gennaio 2012, quando, a causa di una manovra azzardata, un ‘inchino’, andò a scontrarsi contro degli scogli situati nei pressi della riva.
Quella notte quasi quattromila persone rischiarono la vita, di queste ne morirono 32. Negli ultimi due anni la nave è così diventata parte integrante del panorama dell’isola, e meta di un macabro turismo di cui si parla fin troppo poco. Ricordiamo che al momento l’unico imputato per il naufragio della Concordia resta il capitano Francesco Schettino, licenziato da Costa e accusato anche di abbandono della nave, mentre altri 5 imputati hanno patteggiato la pena per reati che vanno dal naufragio colposo all’omicidio plurimo colposo.
Oggi la Concordia è stata quindi staccata dal fondale dell’isola, evento molto importante per la salvaguardia dell’ecosistema.
La parte emersa, come si può vedere dalla foto, si distingue nettamente da quella che era già fuori dal fatto che è completamente arrugginita.
Per ruotare la nave i tecnici hanno posizionato sei piattaforme marine attraverso le quali hanno costruito, utilizzando una speciale malta cementizia che verrà poi recuperata ad operazione conclusa, un nuovo letto sul quale far adagiare la Concordia. 36 cavi d’acciaio, con un tiro iniziale di 60 tonnellate, hanno spostato la nave, con una forza costante, per ore in modo da ruotarla senza incorrere in pericoli.
Sergio Girotto ha spiegato ai 350 giornalisti presenti, da ogni parte del mondo, per l’evento che sono stati utilizzati: «cicli di carico e scarico anche per facilitare il distacco del relitto dal fondo inizialmente abbiamo notato movimenti anche di un grado, un grado e mezzo, ma senza staccarsi dal fondo. Questo perché il relitto era schiacciato su se stesso anche di due metri. Successivamente, con sei mila tonnellate abbiamo visto il distacco del relitto dal fondo. Quindi il relitto si è distaccato, nel range di forza che prevedevamo di impiegare».
Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile, ha così commentato la conclusione del disincagliamento della nave: «L’acqua è limpida al momento, quindi non ci sono significativi o apprezzabili sversamenti. Naturalmente più l’operazione andrà avanti e più acqua della nave si riverserà in mare».
Proprio per evitare inquinamenti acquatici l’Agenzia regionale di Protezione Ambientale Arpat toscana sta effettuando, da terra, prelievi di acqua ogni ora per controllare eventuali forme di inquinamento dovute al recupero. Finora non sono state segnale fuoriuscite di materiali inquinanti (come saponi, combustibili, oli o detergenti), i monitoraggi proseguiranno comunque per tutta la giornata.
In merito ai corpi dei delle due vittime ancora disperse Gabrielli ha poi aggiunto che: «al momento non ci sono indicazioni che i cadaveri si possano trovare fra lo scafo e il fondale ma e ancora troppo presto per escludere in maniera definitiva che la loro collocazione sia al di fuori della nave. Avremo indicazioni più precise nelle prossime ore quando la nave si distaccherà dal fondale e i Rov ci invieranno le immagini».
Aggiornamento delle ore 19:50. La Concordia sarà ‘in piedi’ all’alba
I lavori per il raddrizzamento della Costa Concordia andranno avanti tutta la notte. Finora, ha spiegato l’avvocato Franco Porcellacchia, responsabile del progetto per Costa Concordia, la nave ha effettuato una rotazione di quasi 13 gradi: «il prossimo aggiornamento rilevante sarà quando raggiungeremo i 24 gradi».
Sergio Girotto, responsabile della procedura per la Micoperi, la Costa Concordia sarà in piedi entro l’alba di domani: «Ci aspettiamo ancora sei, sette ore di tiro poi inizierà l’allagamento dei cassoni. Potrebbe essere anche molto veloce, potrebbe durare anche un’ora, ma non credo che lo sarà».
Mancano quindi solo ancora alcune ore al completamento della prima fase, quella che dovrebbe portare la nave a ruotare dei fatidici 20-24 gradi che permetteranno l’allagamento dei cassoni.
aggiornamento del 17 settembre 2013 ore 4:00
Dopo 19 ore di lavoro, alle 4 del mattino, la Costa Concordia e’ tornata in asse tra i suoni delle sirene, gli applausi dei tecnici e le urla dei gigliesi.
Franco Gabrielli, ha ricordato che il lavoro da fare resta comunque tanto, a cominciare dalla ricerca dei due dispersi nel naufragio: Maria Grazia Trecarichi, che era in crociera con la figlia e un’amica, e Russel Rebello, l’indiano che lavorava sulla nave come cameriere.
Poi la nave dovrà esser trasportata in un porto per esser smantellata. Un business milionario per il quale si sono fatte avanti tante città fra cui Genova, Civitavecchia, Piombino, Palermo e Napoli.
Enrico Ferdinandi
17 settembre 2013