Costa d’Avorio: Caschi blu davano cibo in cambio di sesso
di Enrico Ferdinandi
Fra i vari documenti diplomatici trapelati grazie a Wikileaks emerge una realtà macabra. In Costa d’Avorio i 16 caschi blu del Benin e rimpatriati lo scorso 16 aprile davano cibo in cambio di sesso. I caschi blu attiravano le ragazze (minorenni per giunta) chiedendo loro prestazioni sessuali in cambio di cibo ed un posto dove dormire. Il fatto è avvenuto a Toupleo (Costa d’Avorio) i peacekeeper delle Nazioni Unite sono stati incastrati da alcuni documenti diplomatici del gennaio 2010 come detto ora sotto gli occhi di tutti grazie a Wikileaks.
Michel Bonnardeaux uno dei portavoce dell’Onu ha confermato la notizia affermando che su un campione di dieci ragazze otto hanno avuto rapporti sessuali con i caschi blu, ricordiamo tutte minorenni. Bonnardeaux ha poi spiegato che: «I comandanti non sono riusciti a mantenere un ambiente sicuro che prevenisse sfruttamenti e abusi sessuali».
Ricordiamo per quanti non lo sapessero la storia dei caschi blu: “La Forza di protezione delle Nazioni Unite, in inglese United Nations Protection Force,.! acronimo UNPROFOR, fu istituita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 21 febbraio 1992 col compito di «creare le condizioni di pace e sicurezza necessarie per raggiungere una soluzione complessiva della crisi jugoslava» (in atto dopo la dissoluzione della Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia e la conseguente secessione delle sue repubbliche: Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia). È stata la prima forza di peacekeeping in Croazia e in Bosnia-Erzegovina durante le guerre Iugoslave. Ha operato dall’inizio del coinvolgimento ONU nei Balcani nel Febbraio 1992 fino al suo mutamento in altre forze nel marzo 1995. (fonte citazione Wikipedia)”