Treviso: squillo ruba al cliente innamorato 35 mila euro, e ora l’uomo rischia di perdere anche la casa
Certi vizi possono davvero costare caro, soprattutto quando si dispone di considerevoli liquidità, utilizzate per trascorrere una serata diversa dal solito, in compagnia di una bella donna, che per vivere offre il suo corpo in cambio di denaro. Questa è la storia di un impiegato trevigiano di 51 anni, che all’apice dell’infatuazione amorosa, per giorni, mesi e addirittura anni, non si è accorto che la squillo alla quale aveva donato il suo cuore, aveva già provveduto a portargli via 35 mila euro. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, la donna aveva l’intenzione di rubargli ancora altri 100 mila euro, impossessandosi di una casa di proprietà dell’uomo che diceva di “amare”.
Il nome della scaltra “Eva Kant a luci rosse” è Irina Ardeleanu, romena di 27 anni, che adesso è accusata di circonvenzione di incapace. La vittima e la sua carnefice, conosciutisi nel 2009, avviano una relazione sentimentale, nella quale Irina fa presente che intende smettere di prostituirsi. Nonostante il fatto che i due inizino a frequentarsi come una coppia normale, la ragazza esige comunque il pagamento per la sua prestazione, e alla fine del 2010 ecco che la 27enne torna in Romania, pretendendo dal suo fidanzato residente in Italia, migliaia di euro per cure mediche e spese di prima necessità.
Improvvisamente l’uomo finisce per indebitarsi, prelevando per la sua amata anche 5mila euro per volta, che raggiungono così la “modica” cifra di 35mila euro. Nel maggio 2012 però, Irina fa ritorno in Italia, e per l’impiegato 51enne è l’inizio di un incubo. La ragazza romena finge di voler diventare la badante della madre dell’uomo, così da poter ricevere uno stipendio e l’allettante opportunità di vivere nell’appartamento di famiglia. Subito dopo, lo minaccia dicendogli che se non le darà 100 mila euro e la casa, lo porterà in tribunale accusandolo di istigazione alla prostituzione.
Fortunatamente, l’uomo ha seguito il consiglio di un amico, recandosi dai poliziotti della Mobile di Treviso, che ascoltata la sua incredibile vicenda, gli hanno intimato di bloccare ogni versamento futuro nei confronti della compagna. Infine, svolte tutte le indagini necessarie su Irina Ardeleanu, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’avida squillo.
di Selene Virdò
28 giugno 2013