VENEZIA 2017 | Religione e fiabe #Day2
Lido di Venezia – Seconda giornata della Mostra del Cinema di Venezia all’insegna di preti, esorcismi e grandi fiabe.
A Venezia in questi giorni si possono incontrare star, come normalmente incontriamo il nostro vicino di casa, che in questo caso però si chiama Matt Damon, oppure Ethan Hawke, o Gianni Amelio, o Victoria Spencer. Oggi grande attesa da parte del pubblico per una coppia di veterani che hanno veramente fatto la storia del cinema.
Sono arrivati al lido Jane Fonda e Robert Redford, che riceveranno la statuetta del Leone d’Oro alla Carriera. Per omaggiarli è stato proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano Il Cavaliere Elettrico, uno dei quattro film che i grandi attori hanno girato insieme.
La consegna dei Leoni d’oro alla carriera invece avrà luogo domani, prima della proiezione del film Fuori Concorso prodotto da Netfilx dal titolo Our Souls at Night, diretto da Ritesh Batra, interpretato proprio da Jane Fonda e Robert Redford.
Alberto Barbera ha reso pubbliche le motivazione della loro scelta:
Poche star hollywoodiane hanno avuto una vita contraddistinta da atteggiamenti altrettanto risoluti e fieri come quelli esibiti da Jane Fonda
Sia di fronte che dietro alla macchina da presa, sia quando ha difeso la causa del cinema indipendente o quella del nostro pianeta, Robert Redford ci ha accompagnato attraverso cinquant’anni di storia americana con una combinazione di rigore, intelligenza e grazia che resta insuperabile.
Contemporaneamente alzano la mano davanti a una folla scalpitante di fan il fascinoso Ethan Hawke e la seducente Amanda Seyfried , accompagnati dal loro regista Paul Schrader per il film First Reformed
FIRST REFORMED – Concorso
Ethan Hawke interpreta un ex cappellano militare, Toller, tormentato dal dolore per la perdita del figlio. Un giorno si avvicina una giovane parrocchiana, Mary, (Amanda Seyfried) molto preoccupata per suo marito Michael, un ambientalista radicale, convinto che il mondo stia andando a pezzi. Vorrebbe aiutarli e ci prova con tutto se stesso, purtroppo è proprio in quel momento che invece inizia la sua discesa.
In conferenza stampa sono intervenuti i protagonisti Ethan Hawke e Amanda Seyfried, il regista Paul Schraeder, l’attrice e produttrice Victoria Hill, e i produttori Gary Milton e Frank Murray
First Reformed è un film che ho rimandato per 50 anni – spiega il regista Schraeder – ma il momento in cui decisi di scriverlo è stato tutto abbastanza veloce. Non sono cattolico, sono un riformista olandese, ma noi protestanti soffriamo la stessa patologia dei cattolici. E’ radicato in noi la forma di espiazione attraverso il sangue, con il sacrificio.
Di solito cerco di non scrivere in funzione di un attore in particolare, ma a circa metà stesura di questo copione, l’immagine di Ethan Hawke mi è apparsa e ho pensato che sarebbe stato perfetto per lui.
Sono contento che anche Amanda Seyfried si sia unita al cast, non solo per il suo talento e la sua aria innocente, ma anche perché all’epoca Amanda era incinta, proprio come il personaggio che doveva interpretare.
Ethan Hawke, che è stato fulminato letteralmente dalla sceneggiatura di questo film “in fondo il prete è come un attore, e la messa uno spettacolo”, ha a cuore il suo personaggio
L’equilibrio tra la speranza e la disperazione è importante. Il fim cammina sull’orlo di un abisso e la fine vibra con la stessa idea che risuona incessantemente
Il tema dell’inquinamento atmosferico è permeato in questo film talmente a fondo che addirittura è la causa del suicidio di Michael
Non credo che l’umanità potrà sopravvivere a questo secolo. Abbiamo esaurito la nostra tenuta sul pianeta. (Paul Schreader)
THE DEVIL AND FATHER AMORTH (Fuori Concorso)
Il leggendario William Friedkin, regista de L’esorcista, ha realizzato un documentario su un esorcismo italiano di Padre Amorth, tutto dal vivo ed è stato proprio lui a girare la scena.
In conferenza stampa hanno partecipato William Friedkin, e i produttori Mickey Liddell e Francesco Zippel
Padre Amorth è stato un uomo molto divertente e considerava il diavolo con ironia. Non trattava il diavolo come una potenza superiore, ma come un’idiota, uno stupido. Era davvero un uomo delizioso, sarebbe andato d’accordo con chiunque.
Io sono scettico, sono nato scettico. Il film L’Esorcista è finto, ma quello che ho visto è tutto vero. Eravamo di fronte a una realtà. Non so che cosa sia questa forma di male né voglio cambiare la mente di chi non ci crede, ci sono tanti misteri che non comprendiamo.
William Friedkin lascia la sala con un suo consiglio
Non siate scettici. Non sappiamo nulla, non sappiamo dove andiamo dopo la morte. La cosa più importante non è la fede o lo scetticismo, ma la curiosità.
THE SHAPE OF WATER
E’ questo per il momento il film più applaudito, più gettonato, che ha lasciato il pubblico in sala senza fiato. Una favola per grandi e bambini, che sembra vera nononstante il tema fantastico: un tritone catturato dagli americani e una ragazza muta che cerca di farlo ritornare in mare.
Eppure è incredibilmente credibile, merito della mano magica di Guillermo Del Toro
Creeremo a breve un focus on per questo film che non ha precedenti.
Altre conferenze stampa
Oggi in conferenza abbiamo visto anche il cast di Zama (fuori concorso) Film diretto dalla regista argentina Lucrecia Martel e basato sul romanzo omonimo di Antonio di Benedetto pubblicato in Argentina nel 1956. Si svolge nel XVIII secolo e narra la storia di un ufficiale di nome Don Diego de Zama, nato in Sud America e confinato in Paraguay per volere della Corona Spagnola.
La regista, da tutti giudicata molto attenta ai particolari, chiude la conferenza con una polemica
E’ sempre difficile fare un film che sia ambizioso in una lingua che non sia l’inglese. Non so se le lingue fanno parte dei diritti umani, ma è chiarissimo che il mercato sta riducendo in modo brutale la possibilità di fare cinema in altri Paesi.
Regista e cast in conferenza stampa anche di The Insult. Film del regista libanese Ziad Doueiri, ambientato nel Libano di oggi. Racconta di Toni, un libanese di fede cristiana, che, durante il restauro della facciata di un edificio si scontra con Yasser, un palestinese, su una banale questione idraulica. Yasser finisce con l’insultare Toni che, ferito nell’orgoglio, compila un reclamo. Inizia così un lungo processo che metterà a confronto palestinesi e libanesi cristiani.
La forza del film – ammette il regista – è che si può raccogliere un sacco di gente con background diversi. Sono felice perché ho lavorato con persone che 30 anni fa sarebbe stati nemici