JUMANJI | Benvenuti nella giungla

Un’intera generazione cresciuta con “Jumanji” ha trascorso l’infanzia a sperare che trovasse casualmente in un vecchio armadio, tra delle sterpaglie o nelle profondità di un burrone, un antico gioco da tavola capace di aprire un’altra realtà o di scardinare la nostra. Poi il suo desiderio avrebbe previsto degli scenari fantastici, avventurosi , in base a quali siano le sue velleità, per compensare una delusione proveniente da qualsiasi tipo di dispiacere sociale o, più semplicemente, per dar vita concreta alla sua immaginazione. Insomma a tutti è capitato di sognare l’arrivo della civetta con la lettera per la convocazione ad Howgarts e di passare per il binario 9 e 3/4 , questo genere di film, forse, ha il dovere di regalarci un’emozione simile. Il “primo Jumanji” aveva questa infantile condizione come presupposto necessario allo sviluppo del film: Alan Parrish, Judy, Peter per diversi motivi avevano il gioco già dentro di loro, dovevano solo trovarlo, giocarci, per poter poi apprezzare la loro condizione e colmare un vuoto principalmente affettivo. Il “secondo Jumanji” è privo di quest’inclinazione dei personaggi a cercare qualcosa per evadere dalla realtà, l’ingresso nel gioco è improvviso e casuale.
Lo stesso gioco, in un certo senso, deve letteralmente adeguarsi al tempo che è passato, trasformandosi in un videogame dopo che un ragazzo, Alex, lo declassa come un passatempo caduto in disuso . Alla rumorosa mutazione notturna succede la curiosità di Alex che viene risucchiato dal gioco: è cambiato il formato, ma anche il modo di giocare. Trascorsi vent’anni, di nuovo accidentalmente, quattro ragazzi, due per sesso volti a rappresentare le classiche stereotipizzazioni di liceali americani, si imbattono in questo videogame e vengono catapultati nella foresta di Jumanji, dove un eroe malvagio ha rubato il gioiello dell’isola che gli ha conferito il potere di dominare tutte le creature: dovranno riportare la magica pietra al sicuro nella sommità di una montagna a forma di Ghepardo.
I quattro adolescenti catturati dalla realtà virtuale di Jumanji si trasformano nei personaggi del gioco con il conseguente contrappasso: il nerd diventa il mastodontico Dwayne Johnson, la “fighetta” un goffo cartografo interpretato da Jack Black, la ragazza timida Karen Gillan in versione guerriera attraente, il giovane giocatore di football perde tanti dei suoi centimetri divenendo Kevin Hart nei panni di un zoologo. Il passaggio da persona a personaggio inverte i ruoli prestabiliti, The Rock dovrà convivere con un corpo da wrestler e un carattere timoroso, da queste contrapposizioni nasceranno gli episodi comici alcuni ben riusciti, altri un po’ scadenti. L’acquisizione di capacità o caratteristiche che prima si pensava di non avere sarà il reale premio per aver fatto esperienza del gioco. Betany, la ragazza superficiale ed egocentrica trasformata in un uomo, salverà la vita al quinto personaggio giocante, Alex, il ragazzo intrappolatosi nel gioco vent’anni prima.
Nonostante questo simpatico e conciliante sovvertimento delle parti, la pellicola perde il carattere romantico a vantaggio di una maggiore spettacolarità generata anche da alcuni combattimenti a mani nude. Era un risvolto prevedibile nel passaggio di protagonista da Robin Williams a The Rock: il primo ci aveva abituato ad una infantile spontaneità coniugata ad una condizione drammatica velata, peculiarità dell’interprete, il secondo si fa valere attraverso il suo fisico in una veste contemporaneamente eroica ed autoironica, cavandosela discretamente rispetto ai canoni di una commedia del genere. Chi ha amato il primo Jumanji sicuramente nutrirà qualche scetticismo e per gli attori e per una comprensibile sfiducia nei reboot; le differenze ci sono e riguardano soprattutto lo spessore del film. La sostanza è diversa: “Jumangi” lascia un ricordo perpetuo e nostalgico, “Jumanji –Benvenuti nella giungla” resta una pellicola capace di divertire su uno scenario avventuroso e battagliero ricco di effetti visivi travolgenti.
VOTO: 6.5
TITOLO: Jumanji – Bnevenuti nella giungla
GENERE: Fantasy, Avventura, Commedia
PAESE E ANNO: U.S.A 2017
DURATA: 119 min
USCITA ITALIANA: 1 Gennaio 2018
PRODUZIONE: Sony Pictures Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warnes Bros Italia
REGIA: Jake Kasdan
SCENEGGIATURA: Chris Mckenna, Jeff Pinker
FOTOGRAFIA: Gyulia Pados
SCENOGRAFIA: Owen Paterson
CAST: Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan, Bobby Cannavale, Nick Jonas