DOVE NON HO MAI ABITATO | Costruire case per gli altri

“Dove non ho mai abitato” è il titolo del quarto lungometraggio del regista italiano Paolo Franchi con protagonisti Emanuelle Devos e Fabrizio Gifuni presentato in anteprima stampa alla Casa del Cinema di Roma. Il film uscirà nelle sale il prossimo 12 ottobre.
Il regista descrive la sua pellicola come un film in costume ambientato nel periodo contemporaneo, dai forti caratteri romanzeschi, ispirato dalla prosa melanconica di Anton Cechov e dai personaggi alto-borghesi di Henry James.
Francesca (Emanuelle Devos) è una donna di mezza età, unica figlia del grande architetto Manfredi (Giulio Borgi) con il quale intrattiene un rapporto conflittuale, il padre infatti non le ha mai perdonato il fatto di aver rinunciato alla sua promettente carriera nel campo dell’architettura scegliendo un comodo matrimonio con il finanziere Benoit (Hippolyte Girardot) insieme al quale vive a Parigi da molti anni.
A causa dei problemi di salute del padre Francesca dovrà trattenersi per qualche tempo a Torino, durante questo periodo Manfredi le chiederà di prendere le sue veci nel progetto della costruzione di una villa per una giovane coppia. La donna si ritroverà così a collaborare con Massimo (Fabrizio Gifuni) talentuoso architetto cinquantenne e figlio spirituale di Manfredi, che si accontenta di una sterile relazione con una donna per la quale non prova niente.
Durante la costruzione della casa i due si ritroveranno a dover fare i conti con loro stessi, con le proprie scelte e con le proprie vite.
La pellicola mette in scena “l’impotenza della borghesia, l’incapacità di scegliere, di saper prendere delle decisioni”. Con queste parole il produttore del film Agostino Saccà offre la migliore chiave di lettura della storia, infatti “ciò che accomuna i due protagonisti è proprio questa paura, questa impotenza ad affrontare la vita” afferma il regista Franchi.
La professione dei personaggi è una brillante metafora, questi due architetti devono costruire una casa per “gli altri” ma si ritrovano incapaci di costruire qualcosa per loro stessi, incapaci di abitare un luogo che possano definire proprio.
Dove non ho mai abitato è un film sul sentimento, su un sentimento intimo che a volte si cerca di ignorare o di reprimere, ma Massimo e Francesca si trovano in un periodo delle proprie esistenze in cui risulta impossibile non fare i conti con se stessi, tirare le somme, contare le vittorie e le sconfitte, le occasioni perdute e i treni non presi.
“Ho cercato di mettere il mio stile a servizio del genere sentimentale, nel senso più nobile del termine” ha detto Paolo Franchi, il suo intento era quello di realizzare “un film tradizionale, che non vuol dire non personale”.
Il risultato coincide con la dichiarazione di intenti del regista anche se a mio avviso non riesce a convincere del tutto; in una scena del film Francesca afferma di sentirsi “opaca”, di non riuscire ad afferrare nulla, sovrapponendosi ai suoi personaggi il film mantiene questa opacità, nonostante il buon lavoro degli attori e una sceneggiatura funzionale alla storia che si voleva narrare la pellicola dimostra difficoltà nel coinvolgere e nel trasmettere empatia, risultando a tratti un po’ piatta.
Come i personaggi che ha messo in scena, se il film avesse osato qualcosa in più ne avrebbe certamente guadagnato.
VOTO: 6
Dati tecnici DOVE NON HO MAI ABITATO
TITOLO: Dove non ho mai abitato
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
USCITA ITALIANA: 12 ottobre 2017
DURATA: 97 minuti
PAESE e ANNO: Italia, 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Paolo Franchi
SCENEGGIATURA: Paolo Franchi, Rinaldo Rocco, Daniela Ceselli
FOTOGRAFIA: Fabio Cianchetti
CAST: Emanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Borgi, Hippolyte Girardot, Isabella Briganti
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