UNA DONNA FANTASTICA | Il film trans-genere su una trans-gender

Una donna fantastica, questo il titolo del quinto lungometraggio del regista cileno Sebastian Lelio, con Daniela Vega e Francisco Reyes uscito nelle sale il 19 settembre.
Il film, che si è già aggiudicato l’Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura al festival di Berlino 2017, narra le vicende di Marina, una giovane transessuale alle prese con i pregiudizi della realtà in cui vive, chimera tra uomini ‘normali’ incapaci o impreparati ad accogliere le differenze come una possibile ricchezza sociale. È qualcuno o addirittura qualcosa di cui avere paura, un Quasimodo nella Parigi di fine quattrocento, con la differenza però che la nostra protagonista non se ne rimane rinchiusa in un campanile, ma vive pienamente la sua vita, senza negarsi nulla. Il suo viaggio non è allora volto alla ricerca di se stessa, ma alla propria affermazione, Marina sa benissimo chi è ed è cosciente che l’identità di una persona non è relegata ai meri genitali, è qualcosa che va oltre, che eccede ciò che appare. Qual è allora l’obiettivo del regista? Quello di far sì che ci s’immedesimi perfettamente con la protagonista, che ci si senta intimamente legati a lei, indipendentemente dalle proprie convinzioni, dai valori o dalla propria visione del mondo. È molto più di un semplice film su una donna, è un film sui limiti dell’empatia.
Essenziale ha dichiarato il regista la partecipazione al film della Vega, sconosciuta prima d’ora, cantante lirica e attrice di teatro non si era mai confrontata con un ruolo così impegnativo. Si è calata perfettamente nel personaggio, mettendo molto anche del proprio vissuto personale. Poiché transessuale l’attrice aveva avuto in un primo momento un semplice ruolo di collaboratrice al progetto, essendo la sua testimonianza una fonte preziosa. È divenuta presto fondamentale, a tal punto che non fosse possibile realizzare un film senza che lei ne fosse protagonista, ha ammesso Sebastian Lelio durante la conferenza stampa alla Casa del Cinema di Roma:
“Quando le ho chiesto se avesse intenzione d’interpretare il ruolo mi ha confessato che non aspettava altro, è andata a festeggiare tutta la notte e poi ha risposto con un ok”
Oltre all’interpretazione di Daniela Vega, dalla forte espressione e forza emotiva, ciò che rende il film di alto livello è sicuramente la qualità della fotografia e la ricerca della bellezza estetica, arricchita di elementi magici e metaforici, ma anche da primissimi piani con dettagli di oggetti o parti del corpo dei personaggi.
Un progetto ben riuscito, per realizzare il quale il regista si è interrogato su che cos’è una donna ma anche su che cos’è un film. Il prodotto è un’opera trans-gender anche nel senso di trans-genere cinematografico, si apre come un film romantico, si trasforma in dramma, in thriller e addirittura in ghost movie, risultando difficile da catalogare. Stesso discorso per la produzione, che vede in gioco più nazionalità: co-prodotto da Fabula (Cile), Participant Media (USA), Komplizen Film (Germania), Setembro Cine (Spagna). Come ha dichiarato il regista“L’identità del film stesso flutta, non si fissa, non si ferma, e rifiuta di ridursi a una singola cosa. Il fatto che non possa essere spiegato in un solo modo è forse uno dei maggiori aspetti contemporanei di Una donna fantastica”.
Un film interessante e assolutamente consigliato.
VOTO: 7
Dati tecnici UNA DONNA FANTASTICA
TITOLO ORIGINALE: Una mujer fantastica
TITOLO ITALIANO: Una donna fantastica
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
USCITA ITALIANA: 19 settembre 2017
DURATA: 104’
PAESE e ANNO: Cile, Germania 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Sebastian Lelio
SCENEGGIATURA: Sebastian Lelio, Gonzalo Maza
FOTOGRAFIA: Benjamin Echazarreta A.C.C.
CAST: Daniela Vega, Francisco Reyes