VENEZIA 2017 | GATTA CENERENTOLA, l’animazione italiana parte da Napoli e guarda verso nuovi lidi

Lido di Venezia – Tecnologia e poesia, fantasia e realtà sono solo alcuni degli opposti che Gatta Cenerentola riesce a fondere insieme. Uno tra i lungometraggi più adatti ad una competizione quale è quella di Orizzonti della Biennale Cinema è in realtà un film d’animazione. Questo singolare piccolo gioiello italiano, ricco di sorprese perfette per una Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dopo anni di preparazione è salpato direttamente dal porto di Napoli per approdare al Lido di Venezia e incantare il suo pubblico con una fiaba antica e moderna al tempo stesso.
Arte, storia, letteratura, spettacolo e tecnologia digitale, a Gatta Cenerentola non manca davvero nulla. Da un racconto di Gianbattista Basile divenuto un musical iconico della tradizione melodica napoletana, i registi e animatori Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marini Guarnieri e Dario Sansone hanno tratto un film d’animazione innovativo ma carico di una significativa parte della cultura partenopea.
“Gatta Cenerentola racconta di una Napoli che non esiste – spiegano i registi in conferenza stampa al Lido-, ma questa città, come elemento di partenza, con tutti i suoi pregi e difetti, pesa e diverte nel film proprio per i suoi stereotipi. Luce e cenere, a Napoli si possono ritrovare quasi tutti gli aspetti dell’essere umani. Basta scendere per strada per trovare fonti di ispirazioni continue“
Gatta Cenerentola è il frutto di un lungo lavoro al quale hanno contribuito animatori, disegnatori, musicisti, 3D artist, illustratori e attori professionisti come Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone, Alessandro Gassmann e Renato Carpentieri, per forgiare pezzo dopo pezzo un racconto suggestivo e appassionante.
Questa Cenerentola partenopea si chiama Mia ed è nata e cresciuta su un’enorme nave super tecnologica attraccata nel porto di Napoli. Suo padre, Vittorio Basile (Mariano Rigillo), è un ricco armatore e uno scienziato illuminato che desidera mettere a disposizione degli abitanti della sua città cultura e conoscenza. Purtroppo però muore prematuramente e la piccola Mia è costretta a crescere come una serva nella sua stessa nave sotto la tutela della bella matrigna gelosa (Maria Pia Calzone) e delle sue strane figlie. Intanto la città sprofonda nel degrado sempre più completo generato dallo sfruttamento e dai loschi traffici di Salvatore Lo Giusto (Massimiliano Gallo), detto ‘o Re, amante della matrigna e criminale ambizioso che mira ad impossessarsi del patrimonio di Mia. L’unico che non ha mai dimenticato la piccola Mia e la sua triste storia è l’agente Primo Gemito (Alessandro Gassmann).
Un film d’animazione che fa onore al genere italiano, prodotto sfruttando al meglio anche i più semplici mezzi della tecnica e coniugando con essa l’illustrazione, la musica e l’arte della recitazione. Gli attori infatti hanno consentito agli animatori di creare ogni personaggio attraverso la loro interpretazione.
“Ogni attore – ha spiegato Alessandro Gassmann– regala al proprio personaggio anima e corpo, in questo caso però noi interpreti ci abbiamo messo l’anima e i designatori ci hanno donato un corpo”
Gatta Cenerentola nel suo complesso è piccolo capolavoro dell’arte molto partenopea della contaminazione, quella capacità cioè di riuscire a rivedere e rinnovare la tradizione attraverso linguaggi e forme nuovi e stimolanti, come accade con gli sfondi dipinti a mano su cui si sviluppano immagini in 3D.