LA NOTTE CHE MIA MADRE AMMAZZO’ MIO PADRE | Un avvincente gioco di ruoli tra giallo e commedia dark

Dark comedy e thriller dallo humor noir, La notte che mia madre ammazzò mio padre è un mix geniale che non delude. La commedia spagnola che lo scorso anno in patria ha realizzato il record di incassi giunge in Italia e sorprende con uno stile nuovo e al tempo stesso assai vicino al nostro linguaggio cinematografico.
Ines Paris dirige un film che riesce a combinare forme di spettacolo tradizionali, come la commedia degli equivoci e il giallo alla Agatha Christie, con trovate originali e moderne e genera un racconto coinvolgente, credibile e sorprendente al tempo stesso. Ne La notte che mia madre ammazzò mio padre nulla giunge scontato o prevedibile, ma quello che colpisce è che tutto fluisce in modo spontaneo. Nonostante le svolte della storia si susseguano e gli eventi si intreccino di continuo, non si ha infatti mai l’impressione che il racconto cerchi con insistenza l’effetto sorpresa, lasciando allo spettatore di volta in volta il gusto di restare sbigottito dal volgere degli eventi e dalle azioni dei personaggi.
I sei personaggi agiscono sulla scena di questo assurdo giallo in modo del tutto naturale e acquisiscono nel corso della storia una tridimensionalità e uno spessore via via sempre più interessanti. Belén Rueda, Eduard Fernández, Patricia Montero, Diego Peretti, Fele Martinez e María Pujalte si relazionano tra loro in modo eccellente nonostante i legami che li collegano non siano affatto semplici.
Isabel (Belén Rueda) e Angel (Eduard Fernández) sono moglie e marito, ma anche attrice e regista, e sono in ottimi rapporti con la ex moglie di lui, Susana (María Pujalte), che è sceneggiatrice. Angel e Susana hanno in cantiere un nuovo film in cui sperano di riuscire a coinvolgere un attore argentino di grande fama, Diego Peretti (interpretato da se stesso). Tra loro si intromettono, con un’invadenza che lascia basiti, anche l’ex marito di Isabel, Carlos, strambo e disorganizzato, e la sua nuova fidanzata, Alex (Patricia Montero), tanto giovane e bella quanto frivola e sciocca. Tutto comincia da qui: sei personaggi legati tra loro da improbabili relazioni, in una grande villa a cena per discutere di un film tutto da realizzare.
L’espediente della commedia nella commedia è il trucco che aggiunge brio a La notte che mia madre ammazzò mio padre e rinnova il genere del giallo teatrale. Tutto si svolge nell’arco di una sola notte, sempre più inquietante e sempre più esilarante, in un ambiente adatto e perfetto anche dal punto di vista simbolico. La grande villa in cui abitano Isabel e Angel infatti rappresenta in modo assai calzante l’intera storia in cui si aprono e si chiudono in continuazione stanze e situazioni diverse, come in un avvincente gioco di ruolo in cui gli eventi seguono sempre nuovi sviluppi.
LA NOTTE CHE MIA MADRE AMMAZZO’ MIO PADRE | Scheda tecnica
VOTO: 8/10
TITOLO: La noche que mi madre mató a mi padre
USCITA: 18 maggio 2017
REGIA: Inés Parìs
SCENEGGIATURA: Inés Parìs, Fernando Colombo
DURATA: 93′
GENERE: thriller, commedia
ANNO: 2016
PAESE: Spagna
CASA DI PRODUZIONE: La Noche Movie A.I.E, Sangam Films, Post Eng Producciones
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Exit. media
FOTOGRAFIA: Néstor Calvo
MUSICHE: Aranau Bataller
CAST ARTISTICO: Belén Rueda, Eduard Fernández, Patricia Montero, Diego Peretti, Fele Martinez e María Pujalte