MAMMA O PAPA’ | Divorzi e affidamento in una nuova comica luce.

Il filone romantico-patetico dei film di San Valentino ha lasciato spazio negli ultimi anni a pellicole diverse, alcune più reali e ponderate, altre sullo stile “slasher”, dal sapore anni ’80, in cui le coppiette felici vengono inseguite e fatte a pezzi, sempre però contornate da cuoricini e cartoline rosse.
Anche “Mamma o papà” si unisce a questa inversione di tendenza e spezza il filone dei film sdolcinati, proponendo una tragi-commedia cinica e assolutamente lontana dal“politically correct”
I protagonisti Valeria (Paola Cortellesi) e Nicola (Antonio Albanese) decidono, dopo 15 anni di matrimonio e in comune accordo, di separarsi. Una scelta consensuale vissuta senza drammi e senza rancori, dettata dalla volontà di non voler diventare una di quelle vecchie coppie che “si tiene solo compagnia a vicenda di fronte la tv” (cit). Ed ecco la prima sorpresa. Abituati da decenni a storie problematiche di divorzi e di vendette incrociate tra cronaca e fiction, gli spettatori sorridono divertiti di fronte ad un epilogo amoroso così inusuale. Eppure non è questo il nocciolo della trama. Prendiamoci il tempo di conoscerli da vicino. Valeria è un affermato ingegnere energetico, che non accetta che il suo titolo venga snaturato declinandolo in ingegnerA o ingegneressa. Nicola è primario di ginecologia ed elogia di continuo il miracolo della vita. Due menti notevoli, due professionisti affermati messi “in scacco” dai tre figli. Ecco la seconda sorpresa. Figli di cui nessuno dei due genitori vuole la custodia. Esatto, il film di San Valentino, proposto dal regista Riccardo Milani, ci mostra per tutta la sua durata un vero e proprio scardinamento della morale e del “tipico” che ci si aspetta da un film proiettato in quel giorno. La trama ci viene rivelata in pochissimi minuti, lasciando il resto della pellicola agli sketch dei due comici che, per non ottenere l’affidamento dei figli, usano ogni mezzo per convincere i bambini a scegliere l’altro genitore.
Il prodotto finale è una vera e propria “sit com” all’italiana, un intreccio di situazioni sempre più improbabili vissute da questa coppia disfunzionale, unita nel dividersi, pronta a pugnalarsi alle spalle pur di non avere la responsabilità dei ragazzi. Una coppia che fallisce anche sul piano genitoriale. Un’idea impensabile e molto cinica per una storia di San Valentino, ma che sicuramente riesce nel suo intento di far ridere e intrattenere, scostandosi anche dallo stereotipo tutto italiano, che vuole le famiglie protagoniste di fiction e lungometraggi sempre felici e unite no matter what.
La pellicola è quasi completamente girata in interni, scelta di regia che vuole forse delocalizzare la storia da una geografia precisa (nonostante si faccia riferimento al Trevisano), permettendoci di immaginare gli eventi in qualsiasi luogo. Anche per questo motivo la sceneggiatura potrebbe perfettamente adattarsi ad una trasposizione teatrale, diventando di fatto un’apprezzabile pièce. Molti interni dunque, quasi a voler enfatizzare la dimensione tutta interiore e più umana di una crisi di coppia. Il film, tra le righe e le battute, ci ricorda infatti come l’amore e la vita di coppia non siano solo gioia, ma anche rabbia, contraddizione, crisi! Propone (paradossalmente) un’immagine più “normale”, vera della coppia rispetto ad altri tipi di pellicole che invece falliscono nel tentativo.
Paola Cortellesi e Antonio Albanese superano a pieni voti la loro prima volta insieme sul grande schermo, combinando le loro due diverse comicità in un’alchimia che funziona e intrattiene per tutta la durata del film, indubbiamente aiutati dalla presenza del criceto Nerone, maestro indiscusso di recitazione e artista a tutto tondo.
I tre figli ricalcano forse troppo gli stereotipi cinematografici confezionati per le loro età. Il bambino di 8 anni genio cervellone, la ragazza adolescente sempre connessa a Snapchat , e il figlio più grande ribelle e ambientalista, impegnato in una crociata contro i SUV della sua città. Vittime loro malgrado del turbinio di angherie dei genitori, sicuramente non pensati per essere più di un pretesto narrativo, in una sceneggiatura che probabilmente poteva risolversi con un minutaggio più modesto.
Nel complesso una commedia ben riuscita, che riesce a intrattenere con quella leggerezza di cui ogni tanto anche l’amore più intenso ha bisogno, senza prendersi troppo sul serio, senza la pretesa di voler essere una pellicola introspettiva.
Voto 7 Criceti su 10
Dati tecnici di Mamma o Papà
TITOLO: Mamma o Papà
USCITA: 14/02/2017
REGIA: Riccardo Milani
SCENEGGIATURA: Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani
DURATA: 98 minuti
GENERE: Commedia
PAESE: Italia
CASA DI PRODUZIONE: Wildside e Medusa Film
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Medusa Film
FOTOGRAFIA: Saverio Guarna
MONTAGGIO: Patrizia Cesarini
CAST: Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Giulia Calenda, Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso, Stefania Rocca, Anna Bonaiuto, Roberto de Francesco
Federico Ferlita