l film giusto al momento giusto: “Conclave” di Edward Berger

Il vincitore degli Academy Awards 2025 sarà anche stato “Anora”, ma la pellicola che è entrata nella storia è “Conclave” di Edward Berger. Narra di un travagliato conclave, poco santo e tanto umano. Vediamo cardinali dediti ai pettegolezzi durante una pausa sigaretta che “scagliano la prima pietra” accusandosi a vicenda di corruzione, sfociando spesso in litigi quasi grotteschi. A distanza di un mese dalla vittoria di Conclave come Migliore Sceneggiatura Non-Originale, muore Papa Francesco e rende il film mai così attuale.
Conclave: fra commedia e tragedia
La guida al conclave viene affidata al flemmatico cardinale Thomas Lawrence, interpretato da Ralph Fiennes. Per tutto il film, Lawrence prova timore. Circondato dalle tensioni fra i favoriti al papato, le cospirazioni e malignità trova difficoltà nell’individuare un uomo degno del titolo di arcivescovo di Roma. E’ impotente davanti alla scelta del nuovo papa, confinato nel suo ruolo di osservatore, e l’unica cosa che può fare è esortare gli altri cardinali a scegliere un papa imperfetto.
La sua bontà verrà fraintesa dai malpensanti e provocherà ulteriori scontri.
Il titolo è conteso principalmente fra Aldo Bellini, Joseph Tremblay, Goffredo Tedesco e dal misterioso Vincent Benitez. Aldo Bellini è fedele confidente di Lawrence, italoamericano di spirito liberale. Tremblay è un canadese conservatore che porta con sé un segreto, il papa deceduto aveva chiesto le sue dimissioni prima di morire, e questo suscita dubbi nella sede vaticana. Goffredo Bellini, interpretato da Sergio Castellitto, è l’antieroe di “Conclave”.
Tradizionalista di ferro, cinico e insofferente verso i colleghi, sempre pronto a sollevare questioni scomode. Bellini complotta contro di lui, consapevole che da papa annullerebbe svariate riforme progressiste. L’attentato alla Cappella Sistina lo infiamma, portandolo a un monologo spietato d’incitamento all’islamofobia. Infine, appare dal nulla il missionario messicano Vincent Benitez, arcivescovo di Kabul, nominato cardinale in pectore dal pontefice poco prima della sua morte. Confermata la nomina, Benitez viene ammesso in extremis al conclave.
Conclave è un’opera di grande peso spirituale. Simbolizza la disperata ricerca del bene, determinare cosa sia giusto e sbagliato anche quando non si è pronti a sostenere questo peso. Il finale insegna ad avere fiducia nel destino e abbandonare i pregiudizi che coviamo dentro di noi.
Il Conclave della gen-z
Inaspettatamente, “Conclave” ha suscitato un grande interesse nei teenagers e in particolare nelle ragazze. Comparano le dinamiche dei personaggi a quelle della propria vita, dichiarando cose come: “Conclave è letteralmente come un gruppo di ragazze adolescenti che combattono per diventare il leader del gruppo”.
C’è chi rivede le proprie insicurezze femminili nel dubbioso Lawrence e chi ritrova la sua sfacciataggine nel Cardinale Tedesco, ormai le scene dove fuma la sigaretta elettronica sono “iconiche” nel web. Vengono continuamente pubblicate compilations dei momenti dove Bellini e Lawrence discutono assieme chiamandolo “gossip”, creano video-montaggi (edits) dei protagonisti con musica pop e comparano il film al cult “Mean Girls” (2004).
Nonostante le interpretazioni ironiche del film, il fenomeno suscita sorpresa e dimostra che la generazione z sia capace di apprezzare il cinema impegnativo.
Nei prossimi giorni, la gente accorrerà a recuperare questo futuro classico o a rivederlo con sguardo diverso nei giorni del conclave effettivo. Allora, più che mai, ci deve far fermare a riflettere sugli stessi dubbi del Cardinale Lawrence: come dovrà essere il nuovo papa? Umanamente imperfetto?