“The Lodge” | un horror ai confini del thriller

“The Lodge”, un nuovo film di Severin Fiala e Veronica Franza
Severin Fiala e Veronica Franza tornano al cinema con un altro horror raffinato, “The Lodge”. Dopo il successo di “Goodnight Mommy”, i due registi hanno realizzato un altro bel lavoro. L’horror nel film è un elemento tangibile, ma non travalica mai i limiti del realistico. La pellicola riesce a mantenere nascosta la natura dell’atmosfera angosciante. Tutto questo rende il film godibile.
Giudicare un horror non è mai facile, perché nel genere ci sono una serie di standardizzazioni che possono piacere o meno. Alcuni scenari sono prevedibili per le stesse richieste che avanza il genere. Eppure, Severin Fiala e Veronica Franza in “The Lodge”, generando un’atmosfera da thriller, a tratti sfuggono dai limiti dell’horror. Per questa ed altre ragioni la pellicola è apprezzabile anche dal punto di vista di un non fan del genere.
“The Lodge”: una trama accattivante
La trama di “The Lodge” è ben intessuta e rappresenta, senz’altro, uno degli aspetti più interessanti del film. L’equilibrio iniziale viene rotto dal suicidio della mamma di due ragazzini, Mia e Aidan. La donna si era separata dal marito, il quale, volendosi risposare, le ha chiesto il divorzio; lei non ha retto e si è sparata. Immersi nel dolore, Mia e Aidan, si sono ritrovati dal padre Richard, preoccupato per i figli e per come gestire la situazione con Grace, la sua compagna e futura moglie. Trascorrono sei mesi, è il periodo di Natale e Richard pensa di organizzare una settimana nella loro baita di montagna.
Mia e Aidan si rifiutano, perché il padre vuole che in montagna restino alcuni giorni da soli con Grace. I due piccoli protagonisti vedono nella compagna del padre, non solo una responsabile della morte della loro mamma ma anche un’entità misteriosa, ambigua. Hanno scoperto, infatti, alcuni dettagli sul passato di Grace che li ha legittimamente spaventati. Alla fine, però, si trovano costretti ad accettare, pur consapevoli che trascorreranno delle notti soli con lei.
Grace è da subito molto carina con Mia ed Aidan, anche se loro rifiutano di parlarle. Finché c’è il padre tutto sembra più o meno tranquillo, seppure accadano delle strane cose. Dal momento in cui i fratellini restano soli con Grace c’è un’escalation di angoscia ed horror; ma è nell’ambito del thriller psicologico che si comprendono realmente il film ed i suoi elementi più interessanti. Solo risalendo alla psicologia dei personaggi alla loro storia si potranno scorgere le radici di un horror intriso di psicologismo.
La baita di montagna: una gabbia di follia ed orrore
Un luogo di vacanza invernale diventa un posto infernale. Dopo che Richard lascia la baita per tornare in città a lavoro per alcuni giorni, il quieto rifugio innevato si trasforma in un luogo isolato, immerso nella bufera e da cui è impossibile andar via. L’aspetto più interessante del film sarà appunto capire in che modo si arrivi ad una tale situazione e da cosa è innescata; ma è bene annotare anche quegli espedienti nella trama che favoriscono un’ambientazione realistica ad un horror che può essere definito alla stessa maniera.
Al secondo giorno si scaricano i telefoni, viene a mancare l’energia elettrica e sparisce un notevole numero di cose. La situazione precipita definitivamente, gli scricchioli del legno della baita sono nulla in confronto a quello che sta per succedere. A quel punto i personaggi non riescono a reagire in balia dei loro traumi. I registi sono stati bravi a ricreare l’atmosfera della baita e lasciare celato fino all’ultimo se i personaggi fossero proiettati nel sogno oppure quello che stava accadendo era la realtà più cruda. Un film, “The Lodge”, che aldilà delle preferenze di genere, merita di essere visto.
VOTO 7
TITOLO The Lodge
DISTRIBUZIONE Eagle Pictures
GENERE Horror-Thriller
DURATA 100 minuti
REGIA Veronica Franza e Severin Fiala
MONTAGGIO Michael Palm
CAST Riley Keough, Jaeden Martell, Lia Mchugh, Alcia Silverstone, Richard Armitage