LA STANZA DELLE MERAVIGLIE | Viaggio nella sordità

Dal 14 giugno in sala “La stanza delle meraviglie” adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo illustrato di Brian Selznick, lo stesso autore de “La Straordinaria Invenzione di Hugo Cabret”, trasportato sul grande schermo dal maestro Martin Scorsese nel 2011.
Dietro la macchina da presa troviamo il grande Todd Haynes (Velvet Goldmine, Io non sono qui, Carol) e nel cast Julianne Moore, Michelle Williams e l’emergente attrice sordomuta Millicent Simmonds.
La stanza delle meraviglie è un film che si sviluppa su due piani temporali differenti, raccontando la storia di due ragazzi in due epoche diverse, in un continuo gioco di sovrapposizioni e intrecci.
Rose (Millicent Simmonds) è una ragazza sordomuta dalla nascita che nel 1927 fugge dalla casa paterna nel New Jersey per raggiungere Manhattan, alla ricerca di una famosa attrice avvolta nel mistero di cui colleziona foto e ritagli di giornale e a cui sembra essere in qualche modo legata.
Cinquant’anni dopo un altro ragazzo, Ben (Oakes Fegley), orfano di madre perde l’udito in seguito ad un grave incidente con un fulmine. Dopo aver trovato un indizio decide di fuggire dalle campagne del Minnesota alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto, la meta è la stessa di Rose: New York.
Inizia così un viaggio visivo che trascende gli anni attraverso le speranze e le paure dei due protagonisti accomunati dallo stesso deficit e dalla stessa condizione, soli e dispersi in un mondo più grande di loro, così caotico ma allo stesso tempo immerso nel silenzio per i due sfortunati ragazzi.

La peculiarità e allo stesso tempo il vero punto di forza del film consiste nel sapiente uso da parte del regista della fotografia e della colonna sonora, infatti la scelta di Haynes è stata quella di utilizzare due stili diversi per le due epoche della pellicola. Per il 1927 ha optato per un classico bianco e nero trasportandoci all’interno di un vero e proprio film muto, sorretto interamente dalla colonna sonora che segue le azioni e gli umori della giovane Rose e muta con esse. Per quanto riguarda gli anni settanta invece ci troviamo di fronte ad un’esplosione di colori e suoni in una perfetta ricostruzione della New York funky della “Blacksploitation”.
Proprio la città di New York e la sua evoluzione nel tempo emerge come altro protagonista del film, con le sue strade e i suoi luoghi caratteristici come il Museo di storia naturale in cui le due storie procedono parallele per poi intrecciarsi nel finale in un gioco di simmetrie.
“La stanza delle meraviglie” è in questo senso un omaggio al cinema e alle sue forme da parte di Todd Haynes, che rischia però di cadere ogni tanto nell’esercizio di stile. Sicuramente non è il miglior film diretto dal regista ma resta comunque un’opera solida e particolare.
VOTO: 6.5
Dati tecnici LA STANZA DELLE MERAVIGLIE
TITOLO ORIGINALE: Wonderstruck
DISTRIBUZIONE: 01 distribution
USCITA ITALIANA: 14 giugno 2018
DURATA: 117 minuti
PAESE e ANNO: USA, 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Todd Haynes
SCENEGGIATURA: Brian Selznick
FOTOGRAFIA: Ed Lachman
CAST: Oakes Fegley, Julianne Moore, Michelle Williams, Millicent Simmonds