RESINA | La determinazione nel riscoprire la bellezza della musica

È tutta una questione di collante. Ciò che importa è mantenere legati tradizione e progresso, perché senza l’una non può esistere l’altro, e viceversa. Resina, diretto da Renzo Carbonera al suo primo lungometraggio di finzione, è la storia di una piccola famiglia prima che di una piccola comunità del Trentino. Nel paesino di Luserna abitano solo 269 abitanti, ma la passione per la musica e per il coro del paese, unita alla tradizione del cimbro (un’antica lingua di origine bavarese) resistono strenuamente al cambiamento, in questo caso sia sociopolitico sia climatico. Oltre a questo assistiamo alla lotta incessante di una donna per far valere il proprio ruolo, raggiunto con sudore e fatica e che gli viene ingiustamente negato.
La giovane violoncellista Maria, delusa dallo spietato mondo della musica, torna nel suo paesino d’origine dove trova una situazione molto complicata. Suo fratello è deceduto e la cognata deve fare i conti con i problemi quotidiani di una comunità alle prese con i primi effetti del cambiamento climatico. Quasi per caso, o forse perché il bar è l’unico luogo di ritrovo, Maria fa la conoscenza dei membri del coro polifonico maschile di Luserna: un tempo glorioso, ormai in completo disarmo. L’unico che ancora crede di riuscire a farlo tornare ai fasti di un tempo è Quirino, direttore e cantante egli stesso, oltre che scultore. Sogna di poter partecipare ad un concorso canoro e per potersi preparare al meglio chiede aiuto a Maria, la quale dopo un momento di esitazione accetta volentieri di dirigere il coro. Ciò che ne verrà fuori sarà la grande passione per la musica che unisce chiunque.
La determinazione della protagonista di Resina nel riscoprire la passione per la musica è esemplare. Un modello necessario, in tempi come il nostro in cui la cultura e la tradizione subiscono uno snobismo deleterio e nocivo per l’intero genere umano. In un mondo fatto di uomini, di caratteri burberi e solitari, la leggerezza di Maria è un toccasana per l’intera comunità alpina. Tutti hanno bisogno di ritrovare quel senso di unione e di appartenenza che li aveva caratterizzati da sempre, quell’orgoglio nel difendere le proprie radici. Resina si sofferma sulle persone ma anche sui paesaggi, i quali ricoprono un ruolo di primaria importanza nella narrazione. I quadri che si susseguono danno un’idea della solitudine che si può provare in quelle zone: solo i legami tra gli esseri umani possono mandare avanti la comunità. E per fare questo bisogna riscoprire un collante potente, una “resina” appunto: il coro del paese.
VOTO 6
Dati tecnici di Resina
TITOLO: Resina
USCITA: 31 maggio 2018
REGIA: Renzo Carbonera
SCENEGGIATURA: Renzo Carbonera, Alessandro Bandinelli
DURATA: 90’ minuti
GENERE: drammatico
PAESE: Italia, 2017
CASA DI PRODUZIONE: One Art produzioni, Rai Cinema
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Parthénos
FOTOGRAFIA: Harald Erschbaumer
MUSICHE: Luca Ciut e Coro Polifonico di Ruda
MONTAGGIO: Elena Cabria
CAST: Maria Roveran, Thierry Toscan, Jasmine Mairhofer, Andrea Pennacchi, Alessandro Averone, Mirko Artuso, Diego Pagotto