Arrivederci Paolo! Tanta gente al Vomero per i funerali di De Crescenzo, grande personaggio della Pallanuoto italiana
Lealtà, rispetto per l’avversario erano le qualità di Paolo De Crescenzo, uomo di sport, grande giocatore ed allenatore di Pallanuoto, che è salito al cielo e ha lasciato tutti all’improvviso. Aveva 67 anni. Della sua brutta malattia, di quelle che non perdonano ne erano a conoscenza pochi. Forse a Paolo non piaceva mettersi in mostra. Pochissime infatti sono state le sue interviste concesse e quando egli lo faceva era solo perchè era un atto dovuto. Lui preferiva più stare dietro le quinte e far esaltare gli altri sia quando giocava che quando allenava.
Canottieri Napoli, Posillipo, Nazionale e Acquachiara le sue tappe di una carriera gloriosa in uno sport che De Crescenzo non ha mai abbandonato fino a quando, ieri, nella chiesa di Santa Maria della Libera, in piazzetta Belvedere, (quartiere Vomero), si sono celebrati i funerali , dove erano presenti tanta gente comune, amici, parenti, autorità, tanti giornalisti, tra cui l’amico Carlo Verna della Rai, il pallonuotista cubano Perez che ha giocato nelle fila di Acquachiara; squadra che partecipa al massimo campionato nazionale di Pallanuoto e il figlio Francesco il quale, commosso dall’altare, ha ricordato la figura del suo papà.
Quattro mesi fa Paolo De Crescenzo sedeva ancora sulla panchina dell’Acquachiara in qualità di allenatore. Poi per motivi di salute sono arrivate a Francesco Porzio, massimo dirigente della società napoletana, le sue dimissioni e già da allora per Paolo sono iniziate le sofferenze. Il suo fisico stava incominciando a cedere. E nulla è valso il suo continuo tran tran per cercare di sconfiggere quel male, che quando arriva non perdona.